l volo di Starship avvenuto il 19 novembre è stato il quarto e ultimo lancio del 2024 di questo vettore, raddoppiando il numero di lanci rispetto all’anno precedente. La prossima missione di Starship sembrerebbe prevista non prima dell’11 gennaio, secondo quanto emerso da alcuni permessi. Ecco cosa è accaduto nell’ultimo mese, in questo nuovo articolo (e ultimo del 2024) della rubrica “I progressi di Starship”. Vi ricordiamo che questa rubrica è disponibile anche in formato video:
Nel corso del 2024 abbiamo assistito al continuo progresso di questo innovativo vettore, che a ogni lancio ha raggiunto traguardi sempre più importanti. Durante l’ultimo volo, SpaceX ha testato i limiti strutturali della Ship 31 per migliorare le versioni future. SpaceX ha anche mostrato nuovi render della Starship HLS (Human Landing System), destinata a riportare l’umanità sulla Luna, e ha annunciato sviluppi per il viaggio verso Marte.
Il sesto volo, in breve
L’ultimo lancio di Starship è stato un pieno successo, dimostrando l’incredibile affidabilità del nuovo vettore. Tuttavia, la cattura al volo del Super Heavy non è avvenuta a causa di un problema di comunicazione con la torre, non meglio specificato né da SpaceX né da Elon Musk. Di conseguenza, il Booster 13, utilizzato per il sesto volo, ha effettuato un ammaraggio controllato nel Golfo del Messico, vicino alla rampa di lancio. Essendo una manovra prevista per i voli di Starship, la FAA non ha aperto indagini al riguardo.
Il test più importante di questo volo riguardava l’accensione nello spazio di un motore Raptor della Ship 31, avvenuta circa 37 minuti dopo il decollo. La Starship ha utilizzato gli header tank per alimentare uno dei tre motori ottimizzati per il volo atmosferico, acceso per pochi secondi come da programma.
I wished that there was a Starship landing video where the framing was better, color was accurate, and the lens wasn’t distorted. So I made it. pic.twitter.com/pLyMj7l0SW
— TJ Cooney 🚀 (@TJ_Cooney) November 26, 2024
Per studiare i limiti strutturali della Starship, la Ship 31 ha eseguito un ingresso in atmosfera con un angolo di attacco maggiore rispetto ai precedenti voli, rimuovendo anche 2.100 piastrelle dello scudo termico nella sezione laterale. Queste modifiche hanno permesso a SpaceX di raccogliere dati sulla gestione delle manovre di rientro, sulla resistenza delle ali inferiori e sul comportamento termico delle sezioni prive di scudo.
Inoltre, durante la fase di discesa, la Ship 31 ha assunto per alcuni istanti una posizione con la punta rivolta in basso, una manovra usata per stressare ulteriormente il sistema di controllo delle superfici aerodinamiche superiori. Successivamente, la Ship 31 ha avviato i tre motori Raptor con successo per riportare la navetta in posizione verticale e rientrare nel punto prestabilito.
I prossimi lanci
Il settimo volo di Starship dovrebbe essere simile al precedente, con una sostanziale differenza: l’utilizzo della nuova versione Block 2. Sarà la Ship 33, che nei prossimi giorni raggiungerà il sito di Massey per il primo test statico di accensione dei motori. Nonostante la nuova versione, la Ship 33 monterà ancora i motori Raptor 2, già utilizzati sugli ultimi prototipi.
Dal 2025, SpaceX inizierà a equipaggiare le Starship con i nuovi motori Raptor 3, ma non è ancora chiaro quale sarà il primo prototipo a includere questo aggiornamento.
Il lancio della Ship 33 dovrebbe avvenire non prima dell’11 gennaio, come indicato in documenti presentati dalla NASA alla FAA. L’agenzia spaziale ha richiesto che il Gulfstream V, l’aereo usato per monitorare i voli della Starship, sia disponibile per il rientro della Ship 33 nell’Oceano Indiano.
Se l’ammaraggio avrà successo, SpaceX potrebbe tentare la prima cattura al volo della Starship già dall’ottavo volo. L’obiettivo per il 2025 è intensificare i test e realizzare il primo trasferimento di propellente tra due Starship entro la fine dell’anno.
Il 20 novembre, la FAA ha pubblicato un nuovo documento di analisi di impatto ambientale per consentire l’aumento dei lanci da Starbase. SpaceX ha richiesto di effettuare fino a 25 voli all’anno, con 50 recuperi complessivi di Starship e Super Heavy. Il 7 gennaio, la FAA terrà incontri pubblici a Brownsville per discutere gli impatti ambientali delle operazioni di lancio, incontri originariamente previsti per agosto ma posticipati a causa di uno scandalo legato allo sversamento di acque reflue industriali.
Abbiamo parlato di questa analisi ambientale in un video dedicato qui sul canale Youtube di Astrospace.
Verso la Luna e Marte
Durante la diretta del volo del 19 novembre, SpaceX ha mostrato i render della versione HLS di Starship, destinata al programma Artemis per riportare l’Uomo sulla Luna. Una delle principali novità riguarda i pannelli solari, apparentemente assenti rispetto alle versioni precedenti. È probabile che questi possano essere estratti e successivamente richiusi all’interno di appositi portelloni, uno dei quali è visibile sotto le finestre poste nella parte superiore. Questi nuovi render confermano alcune immagini trapelate diversi mesi fa, che ritraevano una Starship sulla Luna con i pannelli solari dispiegati.
I motori destinati all’allunaggio, collocati in alto, sono ora 18, disposti in sei gruppi da tre, progettati per controllare la Starship su tutti gli assi. Il lander non utilizzerà i motori Raptor nella fase finale dell’allunaggio, poiché solleverebbero un’eccessiva quantità di regolite e potrebbero deformare in modo significativo la superficie lunare.
Starship will be used to land astronauts on the lunar surface on NASA’s Artemis III mission, which will put the first humans on the Moon since 1972 pic.twitter.com/qLiRp0PSAp
— SpaceX (@SpaceX) November 19, 2024
Dalle immagini rilasciate da SpaceX, sembra che le gambe di atterraggio rimarranno sempre esposte, senza coperture protettive che le rendano più aerodinamiche durante il lancio. Sono state inoltre mostrate immagini raffiguranti due astronauti, dotati di tute realizzate da Axiom Space, scesi sulla superficie lunare tramite un montacarichi.
L’azienda ha inoltre confermato che il docking tra la capsula Orion e la Starship HLS avverrà in orbita lunare, tra i nose cone dei due veicoli spaziali.
SpaceX, con Starship, non si limita a puntare alla Luna: l’obiettivo finale è portare esseri umani su Marte. Attualmente, l’azienda prevede di effettuare i primi lanci verso il pianeta rosso già durante la prossima finestra disponibile, nel 2026. Presso l’Università dell’Illinois a Urbana-Champaign, SpaceX ha testato lo scudo termico che sarà installato sulla Starship per le missioni marziane.
Su Marte infatti, la diversa composizione dell’atmosfera, formata al 95% da anidride carbonica, richiede uno scudo termico apposito. Le reazioni chimiche dovute alle alte temperature e alla generazione di plasma, portano a una diversa usura dello scudo termico.
La nuova amministrazione della NASA
Con una mossa che ha spiazzato tutto il mondo spaziale, Donald Trump ha annunciato il 4 dicembre che il nuovo amministratore della NASA sarà Jared Isaacman. Isaacman è un imprenditore, miliardario, astronauta e un grande collaboratore di SpaceX e Elon Musk.
Ha volato già due volte nello spazio con la capsula Dragon, prima finanziando la missione Inspiration4 e poi creando, con SpaceX, il programma Polaris. La prima missione Polaris si è svolta a settembre 2024, mentre la seconda era prevista per il 2025. La terza missione invece, doveva essere la prima missione di un equipaggio umano con Starship. Ora sarà interessante capire come cambierà il programma Polaris con questa nomina e i nuovi impegni che spetteranno a Jared.
La nomina di amministratore è stata fatta da Trump, ma prima dovrà essere confermata dal Senato. I Repubblicani attualmente hanno però la maggioranza dei seggi al Senato, quindi è difficile che la nomina di Isaacman non venga approvata.
Appena la nuova amministrazione Trump diventerà operativa, cioè dal 20 gennaio, potremmo aspettarci numerosi cambiamenti. Il principale programma che potrebbe subire le maggiori modifiche potrebbe essere proprio Artemis, con un focus sul ruolo dell’SLS, della capsula Orion e del Lunar Gateway.
Altri “pezzi di Starship” – Brevi novità e aggiornamenti
- A seguito dell’ammaraggio della Ship 31, alcune imbarcazioni si sono recate sul posto per recuperare i resti della Starship. Tra i vari componenti riportati in porto vi sono alcuni serbatoi COPV e diverse piastrelle dello scudo termico. La Ship 31 non è stata recuperata integra.
Starship S31’s debris have returned to Australia!
All sorts of items, ranging from tiles, COPV tanks, and other components from the Starship upper stage have been brought back to shore for further analysis 🧵 pic.twitter.com/ZfnXf62zzA
— Interstellar Gateway (@interstellargw) November 27, 2024
- SpaceX sta continuando a lavorare alla costruzione della seconda rampa di lancio. Presto la nuova Mechazilla sarà dotata dei suoi bracci, necessari per lo spostamento dei prototipi e la cattura al volo. Il 12 novembre, gli operai hanno installato il motore che consentirà a questi bracci di scorrere lungo l’altezza della torre.
- L’area di Starbase potrebbe essere soggetta a ulteriori modifiche nei prossimi anni. L’azienda ha infatti pubblicato un annuncio di lavoro per una nuova struttura destinata alla costruzione dei prototipi, denominata Gigabay. I futuri prototipi di Starship e Super Heavy saranno più alti degli attuali, e sarà necessario un edificio più grande per lavorare agevolmente. SpaceX punta inoltre ad aumentare ulteriormente la produzione, con l’obiettivo di completare fino a tre prototipi al giorno, come dichiarato nella diretta del 19 novembre.
- Subito dopo il sesto volo di Starship, sono iniziati i lavori di manutenzione sia della rampa di lancio che della torre. SpaceX deve ancora sviluppare protezioni adeguate affinché i gas di scarico dei 33 Raptor del Super Heavy non danneggino le infrastrutture. Sebbene i danni riportati non siano gravi, gli operai hanno dovuto lavorare su alcune tubazioni per il rifornimento. SpaceX ha inoltre riparato e rinforzato l’antenna situata in cima a Mechazilla. Non è chiaro se i danni subiti da quest’antenna abbiano compromesso le comunicazioni con la torre, causando l’annullamento della cattura al volo.
- In questi giorni sono ripresi anche i lavori sulla rampa di lancio di Starship presso lo Space Launch Complex 39A del Kennedy Space Center. SpaceX avrà bisogno anche di questo complesso di lancio per aumentare il ritmo dei voli.
- Il 2 dicembre uno scoop di bloomberg ha annunciato che la compravendita di azioni che SpaceX intende fare a dicembre sarà fatta a una valutazione ben più alta del previsto. Solo a novembre infatti era emersa l’intenzione di vendere azioni ad una valutazione di 250 miliardi, in aumento rispetto ai 210 di inizio 2024. Ora, nemmeno un mese dopo, si parla di una valutazione vicina ai 350 miliardi, che farebbe di SpaceX l’azienda privata, cioè non quotata in borsa, dal più alto valore al mondo.