Il 25 novembre 2024 è stata rilasciata una nuova, straordinaria immagine del James Webb Space Telescope, che ritrae nel medio infrarosso la galassia Sombrero (o Messier 104, M104).
Situata a circa 30 milioni di anni luce nella costellazione della Vergine, questa galassia a spirale presenta una morfologia unica che le è valsa il nome di “sombrero” per la sua forma distintiva.
Grazie alla vista di MIRI (Mid-InfraRed Instrument) di Webb, è stato possibile esplorare con risoluzione senza precedenti la distribuzione della polvere cosmica e le dinamiche stellari. L’immagine infrarossi svela una complessità strutturale nascosta, mostrando l’anello esterno della galassia non come una superficie uniforme, bensì come un tessuto dinamico e frammentato di ammassi di polvere.
La struttura e le caratteristiche della Sombrero
Le osservazioni di MIRI hanno rivelato caratteristiche uniche della galassia Sombrero. L’anello esterno, che in precedenza era apparso omogeneo nelle osservazioni nell’infrarosso del telescopio Spitzer, ora mostra una natura frammentaria con ammassi di polvere che potrebbero indicare zone di formazione stellare.
Nonostante non sia un sito di intensa produzione stellare, generando meno di una massa solare all’anno rispetto alle due masse solari della Via Lattea, la galassia ospita circa 2000 ammassi globulari, ammassi di stelle particolarmente vecchie.
Al suo centro, inoltre, risiede un buco nero supermassiccio di 9 miliardi di masse solari, classificato come nucleo galattico a bassa luminosità, che assorbe lentamente il materiale circostante. Segue un confronto tra le osservazioni della galassia Sombrero di Hubble e del James Webb.
La ricerca con Webb continua
L’interesse scientifico per Webb continua a crescere esponenzialmente. La quarta fase operativa, che inizierà a luglio 2025, ha già ricevuto un numero record di 2377 proposte di osservazione entro la scadenza del 25 ottobre. Le proposte coprono già circa 78mila ore di tempo di osservazione: si tratta di un tasso di sovrascrizione (il rapporto che definisce le ore di osservazione richieste rispetto al tempo effettivo disponibile in un anno di attività) di circa 9 a 1.
Le proposte coprono un’ampia gamma di argomenti scientifici: le galassie distanti sono tra i temi di osservazione più richiesti, seguite dalle atmosfere degli esopianeti, dalle stelle e dalle popolazioni stellari, e infine dai sistemi di esopianeti.
Lo Space Telescope Science Institute gestisce il processo di selezione delle proposte e dei programmi per la NASA. Le candidature saranno ora valutate da un Telescope Allocation Committee, un team composto da centinaia di membri della comunità astronomica mondiale. I progetti selezionati saranno annunciati a marzo 2025.