SpaceX ha portato in orbita l’ultimo carico di Starlink V2 Mini necessario per avviare la commercializzazione del servizio Direct to Cell (DtC). Grazie ad apposite antenne installate sui satelliti, questi Starlink sono in grado di connettersi agli smartphone attualmente in commercio senza che essi necessitino di hardware specifico (un modem o un’antenna esterni). Inizialmente sarà possibile inviare solo messaggi di testo, ma con un numero maggiore di satelliti in orbita si potranno effettuare anche chiamate e navigare su internet.
Il lancio è avvenuto alle 11:02 del 25 novembre dallo Space Launch Complex 40 di Cape Canaveral e ha consentito a SpaceX di battere un nuovo record. L’azienda, infatti, ha impiegato meno di 14 giorni per riutilizzare un Falcon 9, precisamente il booster con numero di serie B1080. Il precedente primato era di 21 giorni, 6 ore e 10 minuti. A bordo del Falcon 9 si trovavano 23 satelliti, di cui 12 dedicati al DtC, portando così il totale dei satelliti Starlink lanciati nel 2024 a 1.761.
Direct to Cell: il servizio globale di SpaceX
Dall’inizio dell’anno, SpaceX ha lanciato diversi Starlink V2 Mini dotati di speciali antenne che li rendono capaci di connettersi agli smartphone a terra. Questa innovazione consente all’azienda di offrire un nuovo servizio, chiamato DtC, accessibile in qualsiasi luogo.
SpaceX aveva annunciato lo sviluppo di questa tecnologia ad agosto 2022, durante una presentazione tenuta a Starbase da Elon Musk e Mike Sievert, CEO della compagnia telefonica T-Mobile. Da allora, SpaceX ha stretto accordi con altri operatori telefonici per l’utilizzo delle bande di frequenza necessarie alla commercializzazione del servizio. Tra questi operatori c’è Rogers in Canada, One NZ in Nuova Zelanda, Optus in Australia, KDDI in Giappone, Salt in Svizzera ed Entel in Cile e Perù.
Durante il passaggio degli uragani Helene e Milton, a ottobre, SpaceX ha fornito il servizio DtC nelle aree colpite, supportando sia la popolazione che i soccorritori. È stato il primo utilizzo su larga scala di questa tecnologia, permettendo all’azienda di verificarne l’efficacia in situazioni di emergenza.
Da inizio anno, SpaceX ha portato in orbita 336 satelliti Starlink per il DtC, anche se non tutti sono operativi. A luglio, infatti, un problema al secondo stadio del razzo ha causato la perdita di un intero carico di satelliti, tra cui 13 destinati al servizio DtC.
Rapida riutilizzabilità
SpaceX ha dimostrato ancora una volta le straordinarie capacità del suo Falcon 9, facendo decollare il booster B1080 due volte in soli 13 giorni, 12 ore e 34 minuti. Questo primo stadio ha così completato con successo la sua tredicesima missione. Oltre a sette lanci Starlink, il B1080 è stato utilizzato per trasportare nello spazio due equipaggi. La sua prima missione è stata Ax-2, a maggio 2023, mentre Ax-3 è partita a gennaio 2024, segnando il terzo utilizzo del booster. Questo razzo ha avuto anche un ruolo cruciale per l’Europa, avendo portato in orbita il telescopio Euclid.
Altre missioni del B1080 hanno incluso il lancio della Cargo Dragon per CRS-30, del satellite per telecomunicazioni Astra 1P e della capsula Cygnus per NG-21. Gli ultimi due atterraggi del booster sono avvenuti su una chiatta nell’Oceano Atlantico. Prima del suo ultimo volo, il razzo ha trascorso circa tre giorni in mare prima di essere recuperato e preparato per un nuovo lancio.
Falcon 9 B1080-13 launch of Starlink Group 12-1 from SLC-40 and landing on Just Read the Instructions.
Overview:https://t.co/H3SWbwXga3 pic.twitter.com/Pg4h6kbcao
— Chris Bergin – NSF (@NASASpaceflight) November 25, 2024
SpaceX ha reso l’intera flotta del Falcon 9 ancora più efficiente, riducendo i tempi di manutenzione necessari tra un volo e l’altro. La chiatta Just Read The Instructions è stata dotata di un sistema che raffredda il punto di atterraggio, evitando che la superficie si surriscaldi troppo.
L’azienda recupera sia il primo stadio che le coperture del carico utile (fairing) del Falcon 9, abbattendo così ulteriormente i costi. Durante una missione del 21 novembre, SpaceX ha utilizzato con successo una delle due coperture per la ventunesima volta.