Il 21 novembre 2024 Blue Origin ha trasportato alla rampa di lancio LC-36 di Cape Canaveral il primo New Glenn. Il razzo è stato portato alla rampa per eseguirne uno static fire test del primo stadio, cioè un’accensione dei sette motori BE-4 senza però che il razzo si alzi da terra.
Questo test è fondamentale prima di procedere al lancio, dato che funziona anche come simulazione di tutte le operazione preliminari a una missione vera e propria. Blue Origin ha eseguito a settembre un test analogo sul secondo stadio del New Glenn, accendendone i due motori BE-3U.
Lo static fire del New Glenn completamente integrato era atteso per ottobre, e poi a inizio novembre, ma Blue Origin è decisamente in ritardo sulla timeline finora dichiarata. L’azienda infatti ancora afferma di riuscire a effettuare il lancio inaugurale del razzo entro la fine dell’anno, avendo abbandonato definitivamente le speranze di farlo entro la fine di novembre.
Attualmente Blue Origin, ne il CEO dell’azienda David Limp (che è molto attivo sui X e LinkedIn) hanno annunciato le prossime fasi dei test del New Glenn. Non sappiamo infatti cosa potrebbe succedere dopo lo static fire, se quindi sarà necessario riportare il razzo all’hangar per ulteriori test o possa rimanere in rampa pronto al lancio.
A volte, quando vengono effettuati static fire prima del lancio si svolgono senza il fairing e senza il payload, ma non è inusuale che avvengano anche con il razzo completamente integrato. Nella prima ipotesi è ovvio che il razzo venga quindi ritrasportato all’hangar per completare l’integrazione del payload. Per il New Glenn sembra invece essere il secondo caso, dato che esso è già dotato di fairing.
Gone vertical. pic.twitter.com/pDn29X5itN
— Blue Origin (@blueorigin) November 22, 2024
Il primo lancio di New Glenn
Nonostante sia presente il fairing non è stato comunicato però se ci sia anche il payload, che consiste nel trasportatore spaziale Blue Ring, sviluppato e costruito dalla stessa Blue Origin. Questo mezzo serve per trasportare diversi satelliti in orbite differenti una volta che il razzo lo ha portato nello spazio.
Blue Origin ha inoltre annunciato a metà novembre la firma del primo grande contratto di lancio per questo razzo, che trasporterà nello spazio diversi (non è stato comunicato quanti) satelliti di AST Space Mobile, azienda che sta costruendo una rete di telecomunicazioni in grado di fornire copertura internet direttamente agli smartphone, dallo spazio.