Il 13 ottobre, alle 14:25, SpaceX è riuscita a effettuare il quinto volo di test di Starship, stabilendo nuovi e importanti traguardi. Il principale obiettivo di questo lancio è stata la cattura al volo del Super Heavy. E ci sono riusciti! Ma grossi passi avanti sono stati fatti anche per il rientro della Ship.
Negli ultimi mesi, gli operai di SpaceX hanno lavorato duramente per apportare numerose modifiche alla torre, chiamata Mechazilla, per rendere possibile questa manovra. Al primo tentativo, SpaceX è riuscita a eseguire questa manovra alla perfezione, catturando il Booster 12 con i bracci della torre.
La Ship 30, invece, ha seguito un profilo di volo simile a quello del quarto lancio di giugno, rientrando con successo nell’Oceano Indiano. Anche in questa occasione, è stato osservato come le cerniere delle ali superiori sono state danneggiate dal plasma. Questo problema sarà probabilmente risolto con la Starship V2, che avrà le ali spostate verso una zona priva di scudo termico.
Per questo lancio, SpaceX ha aggiunto alcuni rinforzi per evitare la completa distruzione delle ali. Grazie a questi, la Ship 30 è riuscita a rientrare con successo nel punto prestabilito.
La prima cattura al volo
La cattura al volo del Super Heavy sarà fondamentale per riutilizzare rapidamente il booster ed effettuare un elevato numero di lanci, ma in definitiva per tutto il funzionamento del progetto.
Questo risultato è arrivato dopo un unico rientro controllato di successo, portato a termine durante il precedente volo di Starship avvenuto a giugno. Anni di dati ottenuti sia dai rientri dei Falcon 9 che dai test con i precedenti prototipi hanno permesso a SpaceX di compiere questa impresa.
Il Booster 12, separatosi dalla Ship 30 tramite hot staging dopo circa 2 minuti e 40 secondi, ha iniziato la manovra di rientro. Utilizzando 13 dei suoi 33 Raptor, ha invertito la direzione di marcia per dirigersi nuovamente verso il pad di lancio. Questa accensione è durata all’incirca 50 secondi, dopo di che il booster ha continuato a rallentare sfruttando l’attrito con l’atmosfera.
Mechazilla has caught the Super Heavy booster! pic.twitter.com/6R5YatSVJX
— SpaceX (@SpaceX) October 13, 2024
Il Booster 12 ha utilizzato le sue quattro griglie stabilizzatrici per controllare la discesa e, in prossimità di Mechazilla, si è notato come i motori fossero incandescenti a causa dell’attrito con l’aria.
A circa 1 km di altezza, il Booster 12 ha nuovamente avviato i suoi 13 Raptor per iniziare a rallentare e direzionarsi direttamente tra i bracci di Mechazilla. Pochi istanti dopo, il Super Heavy ha continuato la sua discesa controllata sfruttando solamente i tre motori centrali. Il prototipo si è poi adagiato sui bracci di Mechazilla tramite piccoli perni, gli stessi utilizzati per sollevarlo e collocarlo sul pad.
Perché questa folle manovra ?
Sebbene la cattura al volo di un booster alto 70 metri e largo 9 comporti numerosi rischi, questa manovra offre anche molti vantaggi. A differenza di quanto accade con i rientri del Falcon 9, fallire il rientro del Super Heavy potrebbe causare gravi danni al pad di lancio. Ciò comporterebbe lunghi periodi per eseguire le necessarie riparazioni e test di funzionamento, impedendo la realizzazione di altri voli.
SpaceX, inizialmente, non aveva previsto la cattura al volo per il Super Heavy. I primi render ufficiali, infatti, mostravano un booster dotato di gambe di atterraggio che fungevano anche da appendici aerodinamiche, non ripiegabili come nel caso del Falcon 9.
La decisione di cambiare approccio e optare per una manovra diversa per il recupero è stata presa per motivi pratici: alleggerire il Super Heavy. Rimuovendo le gambe di atterraggio, SpaceX è riuscita a ridurre la massa del booster di diverse tonnellate. La massa risparmiata può essere impiegata per trasportare una maggiore quantità di propellente e carico utile per la Starship.
Musk ha parlato per la prima volta in dettaglio della cattura al volo nell’aprile del 2021, affermando che la manovra sarà utilizzata anche per il recupero della Starship. Tuttavia, per catturare al volo anche il secondo stadio, SpaceX deve essere sicura di riuscire a eseguire rientri controllati anche con Starship, che rientra dall’orbita terrestre a velocità molto maggiori rispetto al Super Heavy.
Qui per rivedere la diretta di questo storico lancio.
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