La NASA e la Korea AeroSpace Administration (KASA, l’Agenzia Spaziale della Corea del Sud) hanno firmato il 23 settembre una nuova dichiarazione d’intenti per rafforzare la cooperazione nell’esplorazione spaziale, nella scienza e nell’aeronautica. La firma è avvenuta presso la sede centrale della NASA a Washington, durante la prima visita ufficiale della KASA dalla sua creazione, avvenuta a maggio 2024.
Il documento è un passo importante nelle relazioni spaziali tra Stati Uniti e Corea del Sud, che collaborano da anni in progetti scientifici e tecnologici spaziali. “Siamo orgogliosi di far crescere la nostra partnership con la Repubblica di Corea e la sua nuova agenzia spaziale”, ha dichiarato l’amministratore della NASA, Bill Nelson. “Attendiamo con impazienza le scoperte e le innovazioni che realizzeremo insieme in questo momento emozionante per l’esplorazione spaziale.”
La dichiarazione prevede una serie molto ampia di possibilità di cooperazione, tra cui progetti di esplorazione lunare e marziana, progetti inerenti le scienze biologiche nello spazio, la medicina spaziale e l’utilizzo delle infrastrutture coreane per le comunicazioni spaziali. Tra le aree di interesse figurano anche le attività commerciali in orbita bassa terrestre e lo studio di fenomeni scientifici come l’eliofisica.
L’accordo ribadisce inoltre l’impegno condiviso verso gli Accordi Artemis. La Corea del Sud è stata uno dei primi Paesi a firmare questi accordi nel 2021, i quali tra le altre cose promuovono la condivisione dei dati scientifici e il rispetto delle convenzioni internazionali, come il Rescue and Return Agreement.
L’amministratore di KASA, Youngbin Yoon, ha definito la firma della dichiarazione un momento cruciale per la Corea del Sud, sottolineando che il nuovo ente spaziale lavorerà a stretto contatto con partner internazionali per promuovere attività spaziali sostenibili. “È un’opportunità per la Corea di affermarsi come una nazione spaziale responsabile e per l’umanità di continuare a fare scoperte scientifiche”, ha affermato Yoon.

Le ambizioni spaziali della Corea del Sud
Alla cerimonia erano presenti anche esponenti di altre organizzazioni coreane, come la Korea Aerospace Research Institute (KARI) che fino a inizio 2024 faceva le veci dell’agenzia spaziale coreana, e il Korea Astronomy and Space Science Institute (KASI). Queste istituzioni hanno già collaborato con la NASA, ad esempio nella condivisione di dati raccolti dal Korea Pathfinder Lunar Orbiter e nell’utilizzo della rete di comunicazione spaziale Deep Space Network.
Un esempio della stretta collaborazione tra Stati Uniti e Corea del Sud è il progetto congiunto per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico. La missione TEMPO della NASA, dedicata alla misurazione delle emissioni in troposfera, e il sistema GEMS del KARI stanno offrendo nuovi strumenti per osservare la qualità dell’aria a livello globale.
Recentemente la KASA ha anche annunciato diversi nuovi obbiettivi spaziali, che dimostrano quanto la Corea del Sud sia ambiziosa e pronta a nuove sfide. I principali obiettivi riguardano lo sviluppo di un razzo parzialmente riutilizzabile, in grado di inviare un chilogrammo di carico utile in orbita terrestre bassa per meno di 1.000 dollari entro la metà degli anni 2030.
Tra i progetti futuri di KASA c’è anche lo sviluppo di una sonda per l’osservazione del Sole entro il 2035, e la costruzione di veicoli di trasferimento orbitale e capsule di rientro operative entro il prossimo decennio. Il piano prevede inoltre la creazione di satelliti di osservazione terrestre ad altissima risoluzione, con capacità di acquisizione di immagini fino a 10 centimetri, e lo sviluppo di tecnologie per la produzione in serie di propulsori elettrici per il volo in formazione dei satelliti.
Un ulteriore progetto annunciato questa estate è la creazione di una costellazione di piccoli satelliti per l’osservazione della Terra, con l’obiettivo di avere undici satelliti in orbita entro il 2027. Il primo di questi, NeonSat-1, è già stato lanciato ad aprile. Parallelamente, la Corea del Sud sta pianificando la costruzione di una nuova piattaforma di lancio commerciale vicino al Naro Space Center, prevista per il 2027, con l’obiettivo di sostenere la crescita delle imprese nazionali
Tutti questi progetti mirano a trasformare il settore aerospaziale in uno dei pilastri dell’economia sudcoreana, con l’obiettivo di conquistare una quota del 10% del mercato spaziale globale entro il 2045.
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