La Nasa è attualmente impegnata nella creazione dell’orario standard lunare, formalmente chiamato Coordinated Lunar Time (LTC). Si tratta di un progetto richiesto dalla Casa Bianca nell’aprile del 2024. La scadenza per sviluppare questo nuovo orario standard è ancora impostata al 31 dicembre 2026.
La NASA dovrà, come da accordi, inserire questo obbiettivo come una priorità nel programma Moon to Mars Initiative entro la fine del 2024. Quest’ultimo è il programma che la NASA revisiona e aggiorna ogni anno e contiene tutte le iniziative di esplorazione lunare e di sviluppo delle tecnologie per andare in futuro su Marte, nel quale è ovviamente contenuto anche l’intero Programma Artemis.
Per guidare il progetto di creare il sistema orario standardizzato per la Luna la NASA ha creato il programma Space Communication and Navigation (SCaN). L’obbiettivo di questo programma non è però semplicemente la Luna, che è vista come un punto di partenza.
L’obiettivo finale è quello di creare un orario standard adatto a tutte le missioni spaziali, non solo quelle lunari, che coinvolga quindi anche quelle su Marte. L’ora lunare proposta si basa su una media ponderata di orologi atomici posizionati sulla Luna, simile a come viene calcolato l’orario UTC (Coordinated Universal Time) della Terra. È tuttavia una sfida complessa determinare l’esatta posizione di questi orologi sulla superficie lunare. Infatti, sulla Luna il tempo scorre in maniera differente rispetto alla Terra.
L’orario standard lunare sta prendendo forma…
La differenza fra come scorre il tempo sulla Luna rispetto alla Terra è di circa 58.7 microsecondi ogni giorno terrestre (variabile a seconda della zona sulla Luna). Questo vuol dire che gli orologi sulla Luna e in orbita lunare avanzeranno di un secondo ogni cinquant’anni rispetto a quelli terrestri.
Per questo gli scienziati della NASA stanno studiando i modelli matematici più adatti a stabilire un’ora lunare precisa. Ciò per evitare che si possano creare significative discrepanze di posizione. Per rendere ancora meglio l’idea, Cheryl Gramling, responsabile della NASA per la posizione, la navigazione e gli standard lunari ha fatto un ottimo esempio.
Secondo Cheryl Gramling, infatti, per qualcosa che viaggia alla velocità della luce, una discrepanza di 58.7 microsecondi equivale a percorrere circa 168 campi da calcio! Un problema non di poco conto soprattutto nelle future missioni con astronauti a bordo. Questo vuol dire che inviare un segnale radio o un segnale laser alla Luna senza tenere conto di questa discrepanza produrrebbe un errore decisamente elevato nel puntamento.
Un orario standard lunare affidabile sarà fondamentale per la sicurezza e l’efficienza delle missioni Artemis. In un futuro meno prossimo, invece, il sistema LTC dovrà essere scalabile per l’uso su Marte e altri corpi celesti. Tutto ciò affinché la differenza di tempo non influisca sulla sicurezza dei futuri esploratori spaziali.
La necessità di sviluppare sistemi temporali standardizzati è infatti emersa con l’aumento delle attività spaziali commerciali e dalla partecipazione internazionale all’esplorazione lunare. Pertanto, uno standard temporale condiviso migliorerà sicurezza, resilienza e sostenibilità delle prossime operazioni spaziali.
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