Il quarto giorno della missione Polaris Dawn si è formalmente concluso sabato mattina del 14 settembre. Dopo che durante il terzo giorno è stata svolta una storica passeggiata spaziale l’equipaggio ha dedicato gran parte della quarta giornata alla scienza e alla ricerca, collaborando con 31 istituzioni internazionali.
Questi studi aveano quasi tutti come obbiettivo il comprendere meglio come il corpo umano risponde all’ambiente dello spazio, e per sviluppare tecnologie chiave per supportare i futuri viaggi spaziali.
Le ricerche svolte da Polaris Dawn
Tra gli esperimenti principali, uno riguarda l’effetto della microgravità sulle vie aeree e sul sistema venoso umano. Gli astronauti hanno utilizzato ultrasuoni e dispositivi indossabili, come alcuni smartwatch, per esaminare come la restrizione del flusso sanguigno alteri la circolazione nello spazio.
Questi dati sono fondamentali per comprendere come adattare le cure mediche sviluppate sulla Terra nello spazio, e garantire la sicurezza degli astronauti in caso di emergenze durante missioni di lunga durata. Sono dati che con queste missioni SpaceX ottiene in modo diretto, senza bisogno di accedere a uno storico di ricerche effettuate sulla ISS. Spesso sono infatti dati ottenuti in condizioni diverse e con tecnologia più datata. Sono dati che SpaceX sta acquisendo specificatamente per sviluppare il viaggio verso Marte.
A questo scopo, il team Polaris ha testato il dispositivo medico Tempus Pro. Questa strumentazione, già disponibile sul mercato, permette di raccogliere e integrare dati vitali come pressione sanguigna, frequenza cardiaca, respirazione e temperatura, oltre a immagini ecografiche. Il confronto tra i dati pre-volo e quelli raccolti in orbita offrirà importanti informazioni su come il corpo umano si adatta alle condizioni spaziali.
Un altro settore di ricerca fondamentale riguarda la salute oculare. L’equipaggio sta studiando l’impatto della microgravità sulla vista, con particolare attenzione alla Sindrome neuro-oculare associata ai voli spaziali (SANS), una condizione che molti astronauti sviluppano a causa del loro tempo passato nello spazio.
Join the Polaris Dawn crew to learn details behind some of the ~40 science and research experiments being conducted during the mission. Many of these experiments will provide valuable data regarding human health in space ahead of future long-duration space missions pic.twitter.com/yw89eGf11U
— Polaris (@PolarisProgram) September 13, 2024
Le altre attività
Parallelamente alla ricerca scientifica, l’equipaggio ha continuato a testare la connettività Starlink. Un aspetto centrale di questi test è la capacità di trasmettere rapidamente file tra lo spazio e la Terra. Per dimostrare questa capacità, l’astronauta Sarah Gillis ha registrato una sua esecuzione al violino del tema “Rey’s Theme” di John Williams. Questo video è stato inviato con successo sulla Terra attraverso la rete Starlink, in un evento speciale chiamato “Harmony of Resilience”.
Il video è stato poi sincronizzato con precedenti registrazioni di orchestre provenienti da varie parti del mondo, tra cui una performance a Los Angeles, a cui avevano partecipato sia il compositore John Williams che l’intero equipaggio di Polaris Dawn. Questo evento fu realizzato tra la metà del 2023 e l’inizio del 2024.
Attualmente il rientro di Polaris Dawn è previsto per la mattinata americana, cioè il pomeriggio italiano, nel Golfo del Messico o nelle coste al largo della Florida nell’Atlantico. Una comunicazione ufficiale non è ancora stata data, in quanto dipenderà dalle condizioni meteo delle due zone.
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