La missione Polaris Dawn è partita il 10 settembre alle 11:23 italiane, dopo diversi rinvii e false partenze, principalmente dovuti al meteo. La missione durerà circa 5 giorni, e dopo nemmeno 24 ore dalla partenza è già stato raggiunto il primo grande obbiettivo: l’apogeo a 1400 km.
Più precisamente la capsula Dragon Resilience con a bordo i quattro astronauti ha raggiunto il suo punto più lontano dalla Terra a 1400.7 km di quota. Si tratta della più alta distanza mai raggiunta da un equipaggio umano negli ultimi 50 anni, e del più alto volo umano in orbita terrestre. Il precedente record spettava alla missione Gemini 11, che arrivò a 1370 km di quota in orbita terrestre.
SpaceX ha condiviso un video del momento in cui l’apogeo veniva raggiunto, fotografando la Terra di sfondo e lo skywalker in primo piano. Questo è il parapetto da cui si sporgeranno gli astronauti durante l’attività extraveicolare, che è prevista per il giorno 12 settembre, altrimenti chiamato giorno di volo 3.
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Giorno di volo 1
Sull’account ufficiale X del programma Polaris è stato anche condiviso un aggiornamento su quello che l’equipaggio ha fatto durante il giorno di volo 1. Hanno dichiarato di aver consumato i loro primi pasti circa due ore dopo la partenza. Successivamente hanno svolto i primi esperimenti scientifici e testato il collegamento con Starlink, per una durata di circa 3.5 ore.
Durante il primo giorno sono anche transitati attraverso l’anomalia del Sud Atlantico, una zona dove il campo magnetico terrestre è più debole e quindi più particelle provenienti dal vento solare e dallo spazio esterno colpiscono la capsula.
Successivamente hanno eseguito il loro primo periodo di sonno di circa otto ore, per prepararsi al giorno di volo 2. All’inizio di questo secondo giorno è stata raggiunta la quota massima di 1400 km, l’apogeo della missione Polaris Dawn. Ora la Dragon verrà posizionata su un’orbita di 700 km, nella quale verrà eseguita l’attività extraveicolare.
Per prepararsi a questa attività, già dopo poco il lancio è stata attivata una leggera e costante depressurizzazione della capsula, per abituare i quattro astronauti a livelli di pressione minore ed evitare il rischio di una malattia da decompressione. Questa operazione, al diminuire della pressione aumenta l’ossigeno nella capsula, purificando il flusso sanguineo degli astronauti dall’azoto in eccesso.
Attualmente non è stato annunciato ufficialmente un orario preciso per l’attività extraveicolare, ma diverse fonti riportano un orario delle 08:23 italiane. Forniremo tutti gli aggiornamenti sul canale Telegram di Astrospace.it
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