L’Agenzia Spaziale Giapponese questa mattina, giovedì 25 gennaio, ha tenuto una conferenza stampa di aggiornamento sullo stato di SLIM. Il piccolo lander è riuscito ad allunare il 19 gennaio, ma quel giorno i collegamenti non sono durati molto in quanto SLIM non era in condizioni di caricare le sue batterie e quindi è stato spento prematuramente.
La JAXA ha comunicato poche ore dopo l’allunaggio questo status del lander, confermando che l’allunaggio era stato effettuato, ma che le celle solari non erano orientate in modo da ricaricare le batterie.
Durante la conferenza del 25 gennaio sono stati diffusi gli aggiornamenti ottenuti dalla telemetria della discesa, e dai dati ottenuti dal piccolo rover LEV-1 e dal LEV-2. Da questi dati si è capita la posizione del lander e alcuni dei problemi avuti durante la discesa. SLIM non si è però ancora riacceso. Rimarrà colpito dal Sole fino al 1 febbraio, quando finirà il giorno lunare.
LEV-2 è innanzitutto riuscito a individuare il lander e a farne una foto, inviandola a LEV-1 che poi l’ha inviata a Terra. Da questa si nota come il lander sia rovesciato su un lato. Le gambe di atterraggio di SLIM sono poste sul suo lato sinistro, i motori sul lato superiore e i pannelli solari sul lato destro. Ricordiamo infatti che SLIM a pochi metri dalla superficie (circa 3) avrebbe dovuto inclinarsi e atterrare “su un fianco”.
Nell’immagine ottenuta da LEV-2 a sinistra si nota una ruota di questo piccolo rover, come sulla destra, mentre la linea al centro è una perdita di dati che la JAXA ha dichiarato sta ancora studiando.
I due rover LEV
LEV-1 ha funzionato per circa 1 ora e 51 minuti, più del previsto. Durante questo tempo ha anche eseguito 6 diversi hop, dei salti che erano parte della missione principale di questo rover. JAXA ha comunicato che il rover si è surriscaldato fino a 70 gradi, ma che potrebbe tornare a funzionare.
LEV-2 invece si è correttamente acceso, aperto e mosso, attivando il suo sistema di rilevazione automatica del lander. Grazie a questo algoritmo è riuscito a individuare il lander, fotografarlo e inviare la foto via wireless a LEV-1 che poi l’ha inviata a Terra.
I problemi di SLIM
Una particolare questione ancora da chiarire riguarda la fase di discesa di SLIM. Sembra che a circa 50 metri dalla superficie si sia staccato uno degli ugelli del motore principale (composto da due diversi ugelli). Questo ha comportato un passaggio al 55% della spinta generata dai due motori principali (non della spinta totale), osservata durante la telemetria.
A questa quota la velocità di discesa era già piuttosto bassa e la spinta ottenuta anche con il supporto dei motori secondari ha permesso di non perdere il lander.
Non ci sono informazioni certe sulla causa di questo problema, se non che la JAXA l’ha definita una causa esterna, ma il termine usato in giapponese è molto generico e non è ancora chiaro cosa significhi.
I successi di SLIM
Già durante la prima conferenza stampa tenuta poche ore dopo l’allunaggio, JAXA ha messo in chiaro che il successo minimo della missione sarebbe stato ottenere un allunaggio di precisione. SLIM infatti avrebbe dovuto testare un sistema di osservazione in tempo reale della superficie, ottenendo una precisione minore di 100 metri sul punto di allunaggio previsto.
Dai dati ottenuti dalla telemetria del lander JAXA ha annunciato di aver ottenuto una precisione di 50 metri del sistema di guida del lander. SLIM è inoltre sceso a 11.8 metri dal sito previsto. Nell’immagine qui sopra, i punti blu sono il centro delle immagini realizzate da SLIM durante la discesa. Sembra che lo spostamento di questi due punti uno rispetto all’altro possa essere dovuto al problema all’ugello descritto sopra, ma non è ancora confermato.
L’allunaggio di precisione è stato comunque confermato, il che fa della missione un successo in base ai criteri rilasciati da JAXA. Inoltre, l’operatività dei due rover LEV ha confermato diverse tecnologie di test sviluppate in Giappone. LEV-2 è diventato il più piccolo oggetto operativo sulla superficie della Luna nella storia.
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