Il 28 novembre si è svolta a Torino la cerimonia inaugurale dell’inizio dei lavori dedicati alla costruzione della Città dell’Aerospazio. La “posa della prima pietra” è stato un momento importante per il progetto, di cui si discute da diversi anni e che servirà a riqualificare, ammodernare ed espandere un intero quartiere industriale in Corso Marche a Torino.
All’interno del perimetro di quella che sarà definita Città dell’Aerospazio, sono già ora presenti la sede torinese di Leonardo Velivoli, di Altec e di Thales Alenia Space. Il progetto di riqualifica è sviluppato da una collaborazione pubblico-privata, fra Leonardo, il Politecnico di Torino e la Città di Torino.
Come sottolineato da Leonardo, attualmente il settore aerospaziale e la filiera connessa occupa in Piemonte oltre 35 mila addetti, producendo un fatturato di oltre 8 miliardi di euro all’anno. In Piemonte, a Torino e in questo quartiere industriale lo spazio è quindi già di casa, e lo è da molti anni.
Nella sede di Thales Alenia Space sono stati costruiti moduli della Stazione Spaziale Internazionale, le capsule Cygnus, il telescopio Euclid, e sono ora in fase di progettazione moduli della stazione lunare Gateway e della stazione commerciale di Axiom Space, giusto per citare alcuni fra i progetti più importanti degli ultimi vent’anni.
Fra questi edifici ce ne sono alcuni attualmente in disuso e altri laboratori che meriterebbero degli upgrade. L’idea di aggiornare e soprattutto espandere le attività in questa zona sembrava quindi fin da subito necessaria, complice la volontà della città di Torino, forse manifestata fin troppo in ritardo, di valorizzare il comparto industriale e scientifico spaziale, con l’obiettivo di essere a tutto tondo una città dell’aerospazio.
Il progetto
Il progetto della città dell’aerospazio prevede lo sviluppo iniziale di un edificio affacciato su Corso Marche, al quale sarà aggiunto un piano e in cui verranno installati dei nuovi laboratori gestiti dal Politecnico. L’edifico è chiamato “fabbricato 37” e avrà una superficie di 10 mila metri quadri. Seguirà poi lo sviluppo de “la casa delle PMI”, un secondo edificio di 16 mila metri quadri dedicato a ospitare laboratori, sedi e uffici per piccole e medie imprese e startup.
In base a quanto dichiarato da Leonardo, che ricordiamo essere il partner industriale di riferimento e promotore del progetto, nella Città dell’Aerospazio si svilupperanno laboratori inizialmente per quattro principali obiettivi:
- Architetture e sistemi per la propulsione ibrido/elettrica, la generazione, la distribuzione e l’attuazione elettrica a bordo di velivoli in campo aeronautico;
- Sviluppo di sistemi aerei autonomi, capaci di operare senza il controllo continuo di un operatore umano e di interagire in sicurezza in un ambiente a sua volta popolato da velivoli, sia pilotati che uncrewed;
- Sistemi di monitoraggio e di ausilio al pilota in situazioni ambientali critiche e di elevato carico di lavoro psico-fisico;
- Sistemi di big data analysis per la valutazione dello stato di salute di singoli velivoli o flotte, per prevenire o identificare precocemente l’insorgenza di avarie e ottimizzare gli interventi manutentivi.
Lo sviluppo di questa rigenerazione di Corso Marche è formalmente iniziato il 28 aprile, con la cerimonia inaugurale. I lavori procederanno a fasi, divisi in 12 diversi sottoprogetti. Secondo il DAP (Distretto Aerospaziale del Piemonte): “nel 2028 è prevista la piena operatività, con più di 4.100 occupati totali, di cui 1.100 nuovi occupati nelle attività industriali, con circa 380 milioni di euro di investimenti in R&D nei prossimi anni”.
La cerimonia inaugurale
La cerimonia della posa della prima pietra si è svolta la mattina del 28 novembre, all’interno della sede di Leonardo Velivoli. Alla posa, simbolica, della prima pietra erano presenti diverse istituzioni, sia locali che nazionali, oltre ai rappresentanti principali delle aziende coinvolte. A dare il via all’inaugurazione Marco Zoff, managing director della Divisione Velivoli Leonardo e il video messaggio dell’AD di Leonardo, Roberto Cingolani.
Successivamente è stato il turno dei saluti delle istituzioni rappresentate dal presidente dell’ASI Teodoro Valente, dal presidente della Camera di Commercio di Torino, Dario Gallina e del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, mentre il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha inviato un video messaggio.
Alla cerimonia di avvio dei lavori hanno partecipato anche il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, il Vice Segretario Generale della Difesa e consigliere di amministrazione di ASI Luisa Riccardi, il rettore del Politecnico Guido Saracco e il rettore dell’Università degli Studi di Torino, Stefano Geuna.
La Città dell’Aerospazio promette quindi di diventare un polo industriale tecnologico e di ricerca interamente dedicato allo spazio come non ce ne sono altri in Italia. La base di partenza è forte, un luogo che ha fatto e che sta facendo la storia delle tecnologie spaziali e aerospaziali italiane ed europee, ma i lavori da affrontare sono molti e le sfide impegnative.