Giovedì 14 settembre, la Germania ha ufficialmente firmato gli Accordi Artemis, diventando il 28esimo Paese ad averlo fatto. Con questa firma, attesa da diversi anni ormai, gran parte dell’Europa ha confermato il suo supporto e la sua partecipazione all’esplorazione lunare del programma Artemis. La firma degli Accordi infatti, è una richiesta indispensabile che viene fatta dalla NASA prima di firmare accordi di collaborazione o accordi industriali.
La firma della Germania era attesa da parecchi mesi, soprattutto dopo quella della Francia, avvenuta a metà del 2022. Ora gli Stati partecipanti sono diventati 29, compresi gli Stati Uniti, diventando già la più grande collaborazione spaziale internazionale mai organizzata dall’umanità. La NASA ha inoltre ancora confermato che nei prossimi mesi altri Paesi sono in procinto di aggiungere il loro nome alla lista.
La firma della Germania è stata formalizzata a Washington, alla residenza dell’Ambasciatore tedesco negli USA. La firma è stata eseguita dall’Amministratore della NASA Bill Nelson e dal segretario generale dell’Agenzia Spaziale Tedesca Walther Pelzer. All’evento erano presenti anche Jennifer Littlejohn, del Dipartimento di Stato, Chirag Parikh, del National Space Council, Andreas Michaelis ambasciatore tedesco negli USA, Anna Christmann, coordinatrice del German Aerospace Policy. Con loro anche i due astronauti tedeschi attualmente in servizio: Matthias Maurer e Alexander Gerst.
“La Germania e gli Stati Uniti sono partner di successo nello spazio da molto tempo. Ad esempio, le aziende tedesche del settore spaziale contribuiscono già in modo determinante al programma Artemis. La firma tedesca degli Accordi Artemis dà un ulteriore impulso a questo sforzo congiunto per realizzare programmi di esplorazione dello spazio. Gli accordi Artemis offrono quindi una moltitudine di nuove opportunità per l’industria e la ricerca scientifica in Germania e, in ultima analisi, in tutta Europa”, ha dichiarato Walther Pelzer.
La Germania attualmente è il primo contributore dell’Agenzia Spaziale Europea, con 3 miliardi e 500 milioni di finanziamento confermati all’ultima ministeriale nel 2022. Inoltre in Germania è presente un ecosistema di startup e aziende di nuova generazione che spingono molto sull’innovazione e sul trovare nuove soluzioni per la gestione dello spazio europeo. Un ecosistema secondo solo a quello francese, in Europa, e non di tanto.
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