• AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Astrospace Shop
  • ADV
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
ORBIT
Shop
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
AstroSpace
Nessun risultato
Guarda tutti i risultati

La strana struttura al centro della galassia M84 è prodotta da un enorme buco nero

Mila Racca di Mila Racca
Maggio 10, 2023
in Astronomia e astrofisica, Fisica, NASA, News, Scienza
Galassia Messier 84 (M84)

Immagine composita di M84. In blu sono rappresentate le emissioni in banda X (dati di Chandra). In fucsia le emissioni radio (misurate dal Very Large Array). Il tutto è sovrapposta ad un immagine nel visibile (bianco) ricostruita coi dati della SSDS. Credits: X-ray: NASA/CXC/Princeton Univ/C. Bambic et al.; Optical: SDSS; Radio: NSF/NRAO/VLA/ESO

Condividi su FacebookTweet

Un gigantesco buco nero al centro dell’enorme galassia ellittica M84 (Messier 84) sta lasciando un segno peculiare nell’emissione in raggi X. Si tratta di una struttura a forma di “H”, causata dal getto relativistico prodotto dalla caduta di materiale all’interno del buco nero.

M84 è una galassia simile a Messier 87, la galassia che contiene il primo buco nero fotografato con la rete globale Event Horizon Telescope. Come M87, anche M84 è un membro dell’ammasso della Vergine. Il buco nero supermassiccio in M84, insieme a quelli in M87, NGC 3115, NGC 1600 e nella nostra galassia, sono gli unici abbastanza vicini alla Terra, o abbastanza massicci, perché gli astronomi possano vederne i dettagli nelle immagini dell’Osservatorio a raggi X Chandra della NASA.

Come il buco nero in M87, anche quello in M84 sta producendo un getto di particelle. Tuttavia, la sorgente puntiforme dei raggi X dal materiale ancora più vicino al buco nero è oltre dieci volte più debole per M84. Ciò consente uno studio più dettagliato del gas che cade verso il buco nero in M84 che è più lontano, evitando che i deboli raggi X prodotti da questo gas vengano sopraffatti dal bagliore della sorgente.

La strana “H” di M84

Quando il materiale attorno al buco nero viene catturato dalla sua forza gravitazionale, inizia ad orbitare attorno ad esso formando quello che viene chiamato disco di accrescimento. Parte del gas in orbita attorno al buco cadrà in esso, per non essere mai più visto.

Un’altra parte, invece, eviterà questo destino e verrà invece espulsa dal buco nero stesso, sotto forma di getti di particelle che si allontanano a velocità relativistiche. Non è ancora certo quale meccanismo determini la produzione di questi getti.

Rappresentazione artistica della regione di formazione del getto dell’M 87. Un disco di accrescimento (rosso-giallo) circonda il buco nero e le sue linee di campo magnetico si attorcigliano strettamente per incanalare le particelle subatomiche in uscita in uno stretto getto. Credits: NASA/ESA, Ann Feild (STScI)

Considerati l’orientamento dei getti in direzione della Terra, il profilo del gas caldo e la forma di M84, i getti formano quella che sembra assomigliare alla lettera “H”. La struttura è un esempio di pareidolia. Essa si verifica quando le persone vedono forme o schemi familiari in dati casuali. La pareidolia può verificarsi in tutti i tipi di dati, dalle nuvole alle rocce e alle immagini astronomiche.

Gas caldissimo

Gli astronomi hanno utilizzato Chandra per creare una mappa del gas caldo (in fucsia, nell’immagine sottostante) all’interno e intorno a M84, raggiungendo solo circa 100 anni luce di distanza dal buco nero al centro della galassia. Questo gas è irradiato a temperature di decine di milioni di gradi, cosa che lo rende osservabile principalmente nei raggi X.

L’enorme lettera “H” è alta circa 40.000 anni luce, la metà della larghezza della Via Lattea. Nell’immagine si può vedere in blu l’emissione radio rilevata dal Karl G. Jansky Very Large Array (VLA). Essa rivela i getti che si allontanano dal buco nero. I dati ottici dello Sloan Digital Sky Survey, in bianco, mostrano invece le strutture di M84 e delle galassie vicine.

M84
Immagine composita della galassia M84. Credits: X-ray: NASA/CXC/Princeton Univ/C. Bambic et al.; Dati ottici: SDSS; Dati radio: NSF/NRAO/VLA/ESO

Studiando M84 con Chandra e il VLA, gli scienziati hanno scoperto che i getti possono influenzare il flusso del gas caldo verso il buco nero anche più dell’attrazione gravitazionale del buco nero stesso. Il team che si è occupato della ricerca stima che la materia stia cadendo verso il buco nero da Nord, lungo la direzione del getto radio.

Sembra inoltre che ogni anno cada nel buco nero una quantità di gas pari a circa 500 volte la massa della Terra. Si tratta di una velocità di caduta che è pari solo ad un quarto di quella caratteristica delle direzioni in cui il getto non punta, a Est e a Ovest. Una possibilità è che il gas sia in qualche modo “sollevato” lungo la direzione del getto. In questo modo la sua caduta verso il buco nero sarebbe rallentata.

La caduta verso il buco nero

Gli autori hanno utilizzato M84 per testare un modello chiamato accrescimento di Bondi, dal nome dello scienziato Hermann Bondi. Secondo questo modello, tutta la materia entro una certa distanza da un buco nero è abbastanza vicina da essere influenzata dalla sua gravità. Quindi, tutta la materia contenuta entro una certa sfera attorno al buco nero, non può far altro che iniziare a cadere verso la singolarità alla stessa velocità da tutte le direzioni.

Questa distanza approssimativa è rappresentata da un cerchio tratteggiato nell’immagine soprastante (pannello a sinistra in basso). I nuovi risultati tuttavia mostrano che l’accrescimento di Bondi non si sta verificando in M84, perché la materia non cade uniformemente verso il buco nero da tutte le direzioni.

Questo studio si è rivelato molto importante, in quanto ha iniziato a definire il ruolo dei getti relativistici nella dinamica di caduta del gas dentro un buco nero. L’articolo scientifico sarà pubblicato su Monthly Notice of the Royal Astronomical Society ed è disponibile qui in versione pre-print.

Astrospace.it è un progetto di divulgazione scientifica portato avanti da un gruppo di giovani fisici e ingegneri con una passione comune per lo spazio. Se ti piace quello che stai leggendo, puoi contribuire alla crescita della piattaforma attraverso il nostro abbonamento. Ai nostri abbonati riserviamo contenuti esclusivi e sempre in aggiornamento.

Entra anche tu in Astrospace.it Orbit.

Continua a seguire Astrospace.it su Telegram e Instagram.

Tags: buchi neriChandradisco di accrescimentogalassiegetti relativistici

Potrebbe interessarti anche questo:

Primo piano della galassia primordiale JADES-GS-z14-0 vista con ALMA, sovrapposto a un'immagine scattata con il telescopio spaziale James Webb. Credits: ALMA (ESO/NAOJ/NRAO)/S. Carniani et al./S. Schouws et al. JWST: NASA, ESA, CSA, STScI, Brant Robertson (UC Santa Cruz), Ben Johnson (CfA), Sandro Tacchella (Cambridge), Phill Cargile (CfA)

Rilevato l’ossigeno nella galassia più distante scoperta finora

Marzo 20, 2025
Ingrandimento di 70 volte di un’area dell’Euclid Deep Field South, che mostra ammassi di galassie, "luce intra-ammasso" e lenti gravitazionali. Al centro si trova l’ammasso J041110.98-481939.3, distante quasi 6 miliardi di anni luce. Credits: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA

L’inizio del più grande atlante cosmico di sempre. Ecco cosa ci racconta il primo data release di Euclid

Marzo 19, 2025
Il radiotelescopio ALMA in Cile, parte dell'Event Horizon Telescope, osserva la Via Lattea e la posizione del Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al centro della nostra Galassia. Credits: ESO, José Francisco Salgado, EHT Collaboration

Il futuro dell’Event Horizon Telescope raccontato da Mariafelicia De Laurentis, nuova Project Scientist EHT

Marzo 10, 2025
L'illustrazione artistica di una galassia nana che ospita un nucleo galattico attivo. Credits: NOIRLab/NSF/AURA/J. da Silva/M. Zamani

Ottenuto con DESI il più grande campione di candidati a buchi neri di massa intermedia

Febbraio 21, 2025
Fotomosaico della galassia di Andromeda realizzato a partire da 600 immagini del telescopio spaziale Hubble raccolte in due diversi indagini nell'arco di 10 anni e 1000 orbite dell'osservatorio. Credits: NASA, ESA, B. Williams (University of Washington)

Ottenuto con Hubble il più vasto mosaico mai realizzato della galassia di Andromeda

Gennaio 17, 2025
Rappresentazione artistica del centro di una galassia attiva, in cui un buco nero supermassiccio è nascosto nella brillante regione giallo-bianca al centro. Credits: NASA's Goddard Space Flight Center Conceptual Image Lab

XMM-Newton ha osservato l’insolito comportamento di un buco nero supermassiccio

Gennaio 13, 2025
Attualmente in riproduzione

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

Abbiamo visto da vicino HALO: il primo modulo del Lunar Gateway

00:18:34

Yuri Gagarin, il semi Dio che ha sfidato lo spazio – La vera storia di Vostok 1

00:11:41

La storia completa del lander che ha portato l'ITALIA sulla Luna

00:22:58

SpaceX può arrivare su Marte nel 2026? Aggiornamenti da Starship e Starbase

00:11:08

Euclid inizia la creazione del più grande Atlante cosmico della storia - Le nuove immagini spiegate

00:11:18

Diretta allunaggio Blue Ghost e LuGRE

03:00:24

Diretta ottavo volo di test di Starship - Lancio rinviato!

02:21:37

Il 2025 di Starship. Cosa aspettarci fra lanci, test e progressi a Starbase

00:14:32

BE-4 o Raptor? Ecco come funzionano i due motori di Blue Origin e SpaceX

00:15:12

La storia di Europa Clipper: alla ricerca di vita aliena intorno a Giove

00:21:59

I sette telescopi spaziali e terrestri più attesi nei prossimi dieci anni

00:20:14

Com'è andato il settimo volo (ed esplosione) di Starship? Un'analisi preliminare

00:08:43

Verso la Luna, e oltre - I progressi di Starship

00:10:37

La nuova analisi ambientale di Starbase e il settimo volo di Starship

00:08:56

La storia del Dream Chaser, il nuovo spazioplano americano pronto al lancio

00:20:05

Speciale elezioni americane - Questa settimana nello spazio 39

01:37:52

La storia di Ariane 6, il nuovo razzo pesante europeo. Sarà l'ultimo?

00:21:44

Polaris Dawn: la storia della più incredibile missione spaziale privata di sempre.

00:17:51

Sesto lancio di test Starship - Diretta

04:33:33

Che fine hanno fatto i lanciatori europei? Analisi di una crisi in corso

00:17:14

Come è andato il quarto volo di Starship? Una dettagliata analisi.

00:11:34

La storia di Starliner: l'ultima capsula spaziale che costruirà Boeing?

00:23:54

La Cina può veramente portare un astronauta sulla Luna prima del programma Artemis?

00:13:00

Come funziona un razzo a propulsione termica nucleare?

00:19:16

Manned Venus Flyby: la storia di quella volta che la NASA voleva mandare tre astronauti su Venere

00:15:21

Il terzo volo di test di Starship (IFT-3) è stato un successo o un (parziale) fallimento?

00:12:12

Perché si costruiscono ancora stazioni spaziali?

00:13:52

La missione IM-1 di Nova-C Odysseus è stata un successo o un fallimento?

00:10:11

Quanto costa il turismo spaziale? Confronto fra mezzi, orbite e opportunità

00:17:16

Cosa sono e a cosa servono gli Accordi Artemis?

00:15:40

Perché è ancora così difficile atterrare sulla Luna?

00:23:27

Starship: successo o fallimento?

00:19:30

Speciale Artemis 1 - Ecco la prima missione del nuovo Programma di esplorazione lunare Artemis

00:30:05

DART e LICIACube: la prima missione di difesa planetaria. Cosa succederà prima e dopo lo schianto?

00:39:10

La prima foto del "nostro" buco nero Sgr A*

01:07:58

La guida completa alla scelta di un telescopio - Live speciale

01:24:54

I cancelli del cielo - Geopolitica ed economia dello spazio

01:03:56

Com'è andato il quinto volo di Starship?

00:09:21

Il test del Raptor nello spazio, l'ultimo prima di portare la Starship in orbita

00:09:40

Dopo HALO e il Lunar Gateway: il futuro lunare spiegato da chi ci lavora

00:17:39

I più letti

  • Ship 35 starship

    La FAA rilascia a SpaceX i permessi per il nono volo di Starship, ma con riserva

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • SpaceX propone Starlink come alternativa al GPS

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • Iniziata una pausa delle comunicazioni con le sonde Voyager. Durerà fino a febbraio 2026

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0
  • La crosta di Venere potrebbe essere più sottile del previsto

    0 condivisioni
    Condividi 0 Tweet 0

Segui AstroSpace.it anche in:

Telegram LinkedIn Twitter Youtube

Eventi in programma

Mar 15
Marzo 15 @ 6:00 pm - Giugno 2 @ 8:00 pm

Mostra INAF Macchine del tempo

Mag 20
Maggio 20 @ 10:00 am - Maggio 22 @ 4:00 pm

Space Meetings Veneto 2025

Vedi Calendario

Gli ultimi approfondimenti

35 anni dal lancio di Hubble, che si avvicina alla fine della sua missione

Aprile 24, 2025
Eclissi parziale di Sole. Credits: Reuters

È in arrivo un’eclissi parziale di Sole, visibile anche dall’Italia. Ecco quando e come osservarla

Marzo 28, 2025

Present and future of space debris management. Interview with Tim Flohrer, head of the ESA Space Debris Office

Marzo 26, 2025


News e approfondimenti di Astronautica e Aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace Srl.

info@astrospace.it 
www.astrospace.it

P.IVA: 04589880162

  • Astrospace ADV
  • AstroSpace.it
  • Collabora
  • La redazione
  • Feed RSS
  • Newsletter
  • Shop
Privacy Policy Cookie Policy

Abbonati

Entra in Astrospace Orbit per leggere gli articoli Premium di AstroSpace

ISCRIVITI ORA

©2023 Astrospace

Nessun risultato
Guarda tutti i risultati
  • Home
  • Agenzie Spaziali
    • NASA
    • Cina
    • ESA
    • ASI
  • Esplorazione spaziale
    • Speciale Artemis 1
    • ISS
    • Luna
    • Sistema solare
    • Scienza
      • Astronomia e astrofisica
      • Fisica
  • Space economy
    • SpaceX
    • Boeing
    • Blue Origin
    • Nuove imprese
    • Rocket Lab
    • Satelliti
  • Spazio Italiano
  • Le grandi firme dello spazio
    • Paolo Ferri
Orbit
Shop

© 2024 Astrospace.it Info@astrospace.it - News e approfondimenti di astronautica e aerospazio. Astrospace.it è pubblicato da Astrospace srl P.IVA: 04589880162