Un secondo carico, composto da 40 satelliti OneWeb, è arrivato in orbita con un Falcon 9 di SpaceX. La costellazione satellitare è a pochi lanci dal completamento per poter fornire copertura internet in tutto il mondo, attualmente l’unico servizio che potrebbe fare concorrenza a Starlink. Grazie a quest’ultimo lancio sono 542 i OneWeb arrivati in orbita, su un totale di 648 necessari.
La prima missione in collaborazione con SpaceX è avvenuta l’8 dicembre 2022, a seguito di un accordo stipulato tra le due aziende, dovuto all’impossibilità di utilizzo dei vettori Soyuz. Il nuovo lancio invece è avvenuto il 10 gennaio alle ore 5:50, dal complesso di lancio numero 40 di Cape Canaveral.
Sono state 24 ore molte intense per SpaceX, che preannunciano la fitta tabella di marcia del 2023. Tutto è iniziato la mattina del 9 gennaio a Starbase, con lo spostamento del prototipo di Super Heavy sul pad di lancio. In tarda serata hanno posizionato la Starship numero 24 sopra al booster, andando così a formare nuovamente un unico vettore di circa 120 metri, in vista del primo lancio nello spazio.
Sempre il 9 gennaio, alle 23:05, la capsula Dragon in versione cargo ha lasciato la Stazione Spaziale Internazionale per fare ritorno sulla Terra. Questa era partita il 26 novembre per la missione CRS-26.
35 minuti prima del lancio dei satelliti di OneWeb, SpaceX aveva in programma un’altra missione, ovvero Starlink-2.4, dalla base militare di Vandenberg, in California. Le pessime condizioni meteo però hanno costretto l’azienda a rimandare di un giorno il lancio. Per concludere, al complesso di lancio 39A, hanno trasportato sul pad un Falcon Heavy in vista della prossima missione. Presto eseguiranno uno static fire test, in modo da collaudare tutti i sistemi e preparare il vettore pesante di SpaceX al lancio.
OneWeb vicina alla copertura globale
Questo secondo lancio di OneWeb con SpaceX porta la costellazione ad oltre l’80% di completamento. Attualmente il servizio è già attivo in Canada, Nord America, Nord Europa e UK. Essendo i satelliti OneWeb posti solo su orbite polari, la copertura del servizio è stata attivata anche con meno satelliti a latitudini elevate.
👋 We say goodbye to the last of our forty satellites as it successfully separates.
Our team will now continue to work through the morning to confirm contact with all our spacecraft 🛰️
📷: @SpaceX#OneWebLaunch16 🚀 pic.twitter.com/F2W2AmOjqS
— Eutelsat Group (@EutelsatGroup) January 10, 2023
Attualmente sono programmati altri tre lanci per completare la costellazione. Due di questi sono previsti con il Falcon 9 di SpaceX, mentre uno con il vettore indiano LVM-3. Quest’ultimo lancio è attualmente fissato per metà febbraio.
La precedente missione di OneWeb e SpaceX è stata svolta 31 giorni fa, e dimostra quanto le due aziende, se disponibili vettori e satelliti, possano lanciare in poco tempo. Possiamo quindi aspettarci che per la primavera del 2023 la costellazione OneWeb sia finalmente lanciata completamente, anche se gli ultimi satelliti necessiteranno di alcuni mesi per posizionarsi nella loro orbita finale. A fine 2023 potranno quindi contendersi il mercato globale due diverse costellazioni di satelliti, Starlink (il cui completamento della prima generazione è previsto per la seconda metà del 2023) e OneWeb.
Il secondo RTLS del 2023
Rilasciato nello spazio il secondo stadio con a bordo i 40 satelliti OneWeb il booster, che in quest’occasione era il B1076, ha eseguito un Return To Lauch Site (RTLS). Subito dopo la separazione, il Falcon 9 ha avviato tre dei suoi nove motori Merlin per invertire la direzione di marcia e fare ritorno sulla terraferma. Questa accensione consuma molto carburante e può avvenire solamente quando il vettore trasporta carichi non troppo pesanti.
Falcon 9’s first stage has landed on Landing Zone 1 pic.twitter.com/W8qvmOyaBP
— SpaceX (@SpaceX) January 10, 2023
Ogni OneWeb ha una massa di 147,5 kg, quindi la massa totale trasportata dal Falcon 9 era di circa 6 tonnellate, considerando anche il dispenser e i meccanismi di rilascio.
Il B1076, rientrando con successo sulla Landing Zone 1 ha completato la sua seconda missione. SpaceX aveva già utilizzato questo booster a novembre, per la missione CRS-26, con cui ha portato in orbita una Cargo Dragon. Vedremo molte altre volte volare il B1076 nel corso di questo 2023.
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