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Partita una nuova capsula Cygnus di rifornimento verso la ISS

Stefano Piccin di Stefano Piccin
Novembre 17, 2022
in Agenzie Spaziali, ISS, NASA, News
Partita una nuova capsula Cygnus di rifornimento verso la ISS
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Oggi, 7 novembre 2022 è partito un vettore Antares con a bordo la capsula cargo Cygnus, diretta verso la ISS. Il lancio è stato effettuato dal Wallops Flight Facility della NASA, un piccolo spazioporto situato sulla costa della Virginia. Questa capsula porta oltre 3700 kg di rifornimenti e nuovi esperimenti scientifici verso la Stazione Spaziale Internazionale.

Si tratta inoltre della 18esima missione di rifornimento per questa tipologia di capsula. Il lancio è stato rimandato ieri, 6 novembre, dopo che un allarme antincendio è scattato al control center della capsula Cygnus, situato in Dulles, Virginia. La capsula è stata soprannominata S.S. Sally Ride in onore di Sally Ride, prima donna americana nello spazio. A bordo della Cygnus erano presenti in particolare esperimenti di biologia e medicina, ma non solo.

We have liftoff! ?

The S.S. Sally Ride spacecraft, named after the first American woman in space, has launched from @NASA_Wallops at 5:32am ET (1032 UTC). #CRS18 pic.twitter.com/jNWpne9aPJ

— NASA (@NASA) November 7, 2022

Gli esperimenti di Cygnus S.S. Sally Ride.

Uno degli esperimenti, chiamato OVOSPACE, è stato Sponsorizzato dalla NASA e dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e coordinato dall’ASI. L’obbiettivo è misurare l’effetto della microgravità sulle colture di cellule bovine, una ricerca che potrebbe migliorare i trattamenti di fertilità sulla Terra e aiutare a preparare un futuro insediamento umano nello spazio.

Un altro di questi è l’esperimento BioFabrication Facility (BFF), che torna sulla ISS dopo alcuni aggiornamenti. Lo scopo di questo esperimento è provare la convenienza della stampa di tessuti umani in condizioni di microgravità. Nel 2019 si riuscì a stampare parzialmente un menisco e diverse cellule cardiache umane.

Un ulteriore esperimento interessante è Plant Habitat-03. Le piante esposte al volo spaziale subiscono cambiamenti che comportano l’aggiunta d’informazioni supplementari al loro DNA, che regolano l’attivazione o la disattivazione dei geni, ma non modificano la sequenza del DNA stesso. Plant Habitat-03 valuta se tali adattamenti in una generazione di piante cresciute nello spazio possono essere trasferiti alla generazione successiva.

L’obiettivo a lungo termine dell’indagine è capire come l’epigenetica possa contribuire alle strategie di adattamento che le piante utilizzano nello spazio e, in ultima analisi, sviluppare piante più adatte a essere utilizzate in missioni future per fornire cibo e altri servizi.

I primi satelliti di Uganda e Zimbawe

A bordo della Cygnus si trovavano anche dei piccoli cubesat, facenti parte del progetto BIRDS. Questo è un programma internazionale che spinge realtà accademiche in Paesi in via di Sviluppo (ma non solo) a sviluppare dei cubesat, che poi possono interagire fra loro. Attualmente sono in fase di sviluppo i satelliti BIRDS-5, e a bordo della Cygnus si trovavano TAKA del Giappone,  PEARLAFRICASAT-1 dell’Uganda e ZIMSAT-1 del Zimbawe. Questi ultimi sono i primi due satelliti mai sviluppati dai due Paesi.

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Tags: AntaresCygnusISSNasa

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