A quanto pare ci sono satelliti Starlink dotati di fotocamera e a rivelarlo è stato proprio Elon Musk, condividendo un’immagine ottenuta da un satellite in orbita. Ciò che ha pubblicato Musk era un frame di un video postato successivamente. In queste immagini si possono vedere i satelliti in fase di separazione, dopo che il secondo stadio del Falcon 9 li ha rilasciati in orbita. Nel video si può osservare anche lo stesso secondo stadio che avvia il motore Merlin per rientrare in atmosfera e distruggersi.
Musk ha rilasciato questo video diverse ore dopo il successo della missione Starlink-4.29, partita il 6 ottobre alle 01:10. Non è detto però che le riprese arrivino proprio da questo lancio. Questa nuova rivelazione di Musk apre molte domande. Da quanto gli Starlink hanno fotocamere a bordo? È una caratteristica di tutti i satelliti oppure solo di alcuni? Purtroppo attualmente non ci sono risposte, che ci lasciano quindi solo speculazione e di conseguenza altre domande. Il fatto è però più importante di quello che potrebbe sembrare.
Monitorare lo stato dei satelliti
Spesso la configurazione che i satelliti hanno per il lancio non è la stessa che poi assumono in orbita. Questo avviene per non occupare troppo spazio all’interno delle coperture del vettore, ma ciò significa che nello spazio devono muoversi diversi meccanismi, aumentando di conseguenza i rischi. Diverse aziende e agenzie spaziali decidono di montare fotocamere a bordo per avere un riscontro visivo sullo stato del proprio satellite. L’installazione di queste fotocamere comporta l’aggiunta di peso e la richiesta di altri permessi. Per tale ragione spesso si fa utilizzo di appositi sensori.
È possibile che la telecamera montata sullo Starlink serva proprio a verificare la corretta apertura del pannello solare. Ciò che si vede in primo piano infatti, è proprio il pannello solare ancora ripiegato su se stesso, a indicare che la fotocamere è puntata su questo elemento.
La fotocamera potrebbe essere utilizzata anche per controllare la separazione dell’intero gruppo di satelliti, per verificare il loro comportamento. Con un singolo lancio SpaceX porta in orbita dai 46 ai 54 Starlink. La separazione avviene sia per inerzia che sfruttando i diversi sistemi di bordo dei satelliti e qui è possibile vedere proprio come si comportano dopo il rilascio.
La telecamera montata sullo Starlink mostrato da Musk potrebbe servire anche per lo studio di sistemi che poi confluiranno nella nuova versione. Siccome SpaceX prevede di avere in orbita circa 30 mila satelliti, potrebbero utilizzare anche le telecamere per monitorare lo spazio attorno agli Starlink. Sarebbe un ulteriore sistema per la gestione delle manovre evasive, in modo da evitare le collisioni.
Starlink come bus satellitare
SpaceX ha da tempo dichiarato la possibilità di utilizzare Starlink come bus satellitare. Ciò significa che l’azienda di Musk metterebbe a disposizione il corpo e il design principale del satellite per poi installare carichi di altri enti. SpaceX ha recentemente ottenuto un contratto da 150,4 milioni di dollari per la realizzazione di satelliti che faranno parte della costellazione Transport and Tracking Layer.
L’azienda è anche in trattativa con il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) per l’installazione sugli Starlink di strumenti per monitorare l’attività solare. Il NOAA inoltre è l’ente che rilascia le licenze per poter diffondere pubblicamente le immagini della Terra. Tali licenze però non sono necessarie se lo scopo primario non è l’osservazione della nostro pianeta (e del suolo americano) bensì controllare lo stato del satellite. L’azienda di Musk inoltre non figura tra quelle che hanno ottenuto una licenza per l’osservazione della Terra.
Non ci sono state dichiarazioni da parte di SpaceX o altri enti, ma durante la missione Globalstar FM15 avvenuta a giugno 2022, sembrerebbe che ci fossero quattro Starlink “segreti”. Secondo la classificazione degli oggetti in orbita dovrebbero trattarsi di satelliti del National Reconnaissance Office, realizzati su base Starlink.
Oltre a utilizzi militari, i satelliti di SpaceX potrebbero essere utilizzati anche per monitorare la Terra tramite immagini. Attualmente l’azienda ha lanciato 3449 satelliti, ma quelli attualmente in orbita sono 3179, secondo le analisi dell’astronomo Jonathan McDowell. Se anche solo parte di questi fossero dotati di fotocamere sarebbe possibile ottenere un gran numero di osservazioni del nostro pianeta.
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