Era da dicembre 2021 che SpaceX non effettuava delle missioni Starlink in rideshare, e ora ne ha effettuate due a pochi giorni di distanza. Si tratta di lanci in cui il carico principale è composto dai satelliti di SpaceX e da uno o più satelliti di un’altra azienda. In questo modo il costo per portare il satellite in orbita viene ridotto, ma ciò implica che SpaceX può lanciare un numero minore di Starlink. Con questa missione inoltre, SpaceX ha infranto un altro record, usando un primo stadio per la quattordicesima volta.
In questo caso i satelliti Starlink a bordo erano solo 34. Nonostante ciò la costellazione continua a crescere e ora conta 3291 satelliti arrivati nello spazio. Il secondo passeggero a bordo del vettore era BlueWalker 3, realizzato da AST SpaceMobile. Si tratta di un dimostratore tecnologico con una massa di circa 1,5 tonnellate. Il suo compito è quello di testare tutti i sistemi che serviranno a realizzare una rete per connettere i cellulari a internet direttamente tramite i satelliti.
Da quando SpaceX ha dato il via ai lanci Starlink, a maggio 2019, questa è la settima volta che avviene una missione rideshare. Classificato come Starlink-4.2, il decollo del Falcon 9 ha avuto luogo alle ore 3:10 dell’11 settembre pad 39A del Kennedy Space Center. L’azienda di Musk ha così completato con successo la missione numero 41 solamente in questo 2022, mantenendo così una media di un lancio ogni 6.1 giorni.
Anche AST SpaceMobile si prepara così a entrare nel settore della comunicazione tra satellite e smartphone, un campo che nei prossimi mesi vedrà sempre più concorrenti.
Connessioni veloci via satellite
Nel giro di pochi giorni sono già diverse le aziende che hanno presentato i loro sistemi per connettere i telefoni cellulari con i satelliti. SpaceX e T-Mobile hanno annunciato una partnership per sviluppare un sistema che permetta ai satelliti Starlink di nuova generazione di connettersi con gli smartphone. Saranno quindi i satelliti ad avere nuove antenne per supportare questo tipo di connessione.
Apple invece, con la presentazione del suo iPhone 14, ha dichiarato che hanno sviluppato i telefoni per potersi connettere con i satelliti di Globalstar. Poco prima dell’azienda di Cupertino anche Huawei aveva annunciato che il suo Mate 50 sarà in grado di connettersi con i satelliti.
Tutti questi sistemi hanno un elemento in comune: la scarsa velocità della connessione. Ogni satellite infatti potrà fornire soltanto pochi Mbps per un’area molto vasta e ciò significa che i dati che gli utenti saranno in grado di trasferire saranno moto limitati. Attualmente questo tipo di connessione è stata presentato da utilizzare solamente nei casi di emergenza.
AST SpaceMobile invece vuole cambiare questo paradigma, fornendo una connessione paragonabile non solo al 4G, puntando poi a prestazioni simili al 5G. Per fare ciò l’azienda texana ha sviluppato una particolare antenna in grado di permettere questo tipo di connessione. Il BlueWalkeer 3 è il primo che collauderà questa antenna, che una volta dispiegata, coprirà un’area di circa 64 metri quadrati.
Per lo sviluppo di questo satellite l’azienda ha investito 85 milioni di dollari. Una volta dispiegata l’antenna ed entrato in funzione l’azienda effettuerà diversi test da 5 diversi continenti, grazie anche al supporto di diverse compagnie come: Vodafone, Rakuten Mobile e Orange. AST SpaceMobile inoltre ha stretto un accordo quinquennale con Nokia per l’utilizzo delle sue infrastrutture per migliorare la rete. Prima di questo lancio i tecnici avevano effettuato più di 800 test a terra.
Dopo BlueWaker 3 l’azienda ha in programma di lanciare la prima versione dei suoi satelliti operativi, chiamati BlueBird, e comporranno una costellazione che si stima sarà di 168 elementi.
Un Falcon 9 particolare, al quattordicesimo volo
Il vettore usato oggi è stato il booster B1058, al suo quattordicesimo volo. Per la prima volta è stato lanciato il 30 maggio 2020, portando nello spazio la missione Demo-2 verso la ISS. Il vettore è stato usato per il lancio di una missione particolare, che per la prima volta ha visto l’accensione del secondo stadio per ben 5 volte.
Falcon 9’s first stage has landed on the A Shortfall of Gravitas droneship – completing SpaceX’s first 14th flight of a first stage booster pic.twitter.com/F6Stba4bU3
— SpaceX (@SpaceX) September 11, 2022
A bordo del vettore il satellite BlueWalker 3 è stato il primo ad assere rilasciato, ad una quota di 513 km. Una volta fatto questo il perigeo è stato abbassato fino a 330 km, da dove sono stati rilasciati i satelliti Starlink. Infine, l’ultima accensione sarà eseguita per indirizzare il secondo stadio verso un rientro in atmosfera, evitando che rimanga nello spazio come detrito. La missione è stata definita dallo stesso Musk come una delle più complesse mai gestite dal Falcon 9 di SpaceX.
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