Dopo una lunga attesa finalmente la capsula Dragon Freedom e l’equipaggio della missione Crew-4 sono partiti alla volta della Stazione Spaziale Internazionale. Il meteo nei giorni precedenti non ha collaborato molto, costringendo i quattro astronauti della precedente missione ad allungare la loro permanenza sulla ISS. Con il loro ammaraggio, avvenuto il 25 aprile, hanno portato a termine la missione Ax-1 e liberato una porta di attracco per la Dragon sulla ISS.
Samantha Cristoforetti e i suoi tre compagni di viaggio sono partiti dallo storico pad 39A alle 9:52 del 27 aprile. L’attracco è previsto verso le 2:15 del 28 aprile.
Ha così inizio la quarta spedizione di lunga durata sulla ISS gestita da SpaceX, dando così il cambio agli astronauti della spedizione precedente. I quattro membri della missione Crew-3 infatti, partiti a novembre dello scorso anno, ritorneranno sulla Terra tra il 4 e il 5 maggio. Come abbiamo visto in questi giorni, molto dipenderà poi dalle condizioni meteo nel luogo stabilito per l’ammaraggio.
Lavorare sulla ISS
La Stazione Spaziale Internazionale è un grande laboratorio che orbita attorno alla Terra. Per tale ragione è l’unico luogo in cui si possono effettuare esperimenti in condizioni di microgravità. Il compito degli astronauti è proprio quello eseguire questi esperimenti, oltre a effettuare lavori di manutenzione e aggiornamento della ISS.
La sola permanenza nello spazio è di per sé un esperimento, perché si ricavano sempre più dati sul comportamento del copro umano in assenza di peso. Proprio per monitorare la loro salute, gli astronauti testeranno un nuovo dispositivo indossabile. Si tratta di una speciale t-shirt dotata di sensori in grado di monitorare diversi parametri vitali. Il dispositivo è stato realizzato dall’agenzia spaziale tedesca (DLR) e i primi test sono stati effettuati proprio dall’astronauta tedesco Matthias Maurer, membro della missione Crew-3.
Un altro esperimento prevede l’utilizzo di una particolare serra per coltivare alcuni tipi di piante senza l’utilizzo di terra. Sarà anche eseguito uno studio con la partecipazione di diversi studenti, che dovranno programmare dei piccoli robot in grado di volare all’interno della Stazione Spaziale.
I quattro di Crew-4
L’equipaggio di Crew-4 è composto da due astronauti al loro primo viaggio nello spazio. Robert Hines, classe 1975, è stato selezionato come astronauta nel 2017. Ricopre il ruolo di pilota della Dragon.
Anche per Jessica Watkins questo è il primo viaggio oltre l’atmosfera terrestre. Nata nel 1988 e selezionata anche lei nel 2017, ha già collaborato con Samantha Cristoforetti in una spedizione sui fondali oceanici. Le due astronaute hanno partecipato alla missione NEEMO 23, a giugno 2019. Watkins inoltre è una delle astronaute della NASA entrate a far parte della Generazione Artemis e che quindi potrebbe essere una delle prime persone a fare ritorno sulla Luna. Come Cristoforetti, anche Watkins ricoprirà il ruolo di specialista di missione. Il comandante della missione Crew-4 è Kjell Lindgren, divenuto astronauta nel 2009 e anch’esso selezionato per far parte della Generazione Artemis.

È stata la figlia di Lindgren a disegnare la patch utilizzata dalla NASA per identificare questa spedizione. A differenza delle precedenti, Alexandra Lindgren ha deciso di non rappresentare più un drago bensì una libellula (che in inglese comunque si traduce con dragonlfy).
La partenza di Samantha Cristoforetti ha riportato l’Italia in Florida, dopo un’assenza durata 11 anni. L’ultimo italiano giunto nello spazio grazie a mezzi americani infatti era stato Roberto Vittori, con la missione STS-134 avvenuta nel 2011.
Dragon nuova e Falcon 9 usato
A eccezione dei secondi stadi, che SpaceX attualmente non è in grado di recuperare, vedere dei mezzi nuovi sta diventando ormai un evento sempre più raro. Per Crew-4 l’azienda di Elon Musk ha schierato la sua ultima Dragon entrata a far parte della flotta ora composta da quattro capsule. L’equipaggio ha deciso di denominare questa nuova Dragon Freedom, in modo che rispecchi uno dei diritti più importanti dell’Uomo. È anche un omaggio alle prime capsule americane in quanto una Mercury era stata battezzata proprio Freedom 7.
Crew-4 on orbit pic.twitter.com/pNlRTTdSYE
— SpaceX (@SpaceX) April 27, 2022
Come per le precedenti missioni, il primo stadio è riutilizzato. Il Falcon 9 che ha portato in orbita gli astronauti di Crew-4 ha numero di serie B1067 e prima di questo lancio ne aveva supportati altri 3. Il suo primo volo è avvenuto a giungo dello scorso anno, quando ha trasportato una Dragon in versione Cargo per la missione CRS-22. Successivamente, a novembre dello stesso anno, ha accompagnato anche i quattro astronauti di Crew-3 per poi essere riutilizzato per portare in orbita il satellite Turksat-5B a dicembre 2021.
Dopo circa 9 minuti e mezzo dalla partenza, il B1067 è atterrato sulla piattaforma posizionata nell’Oceano Atlantico, a 546 km. Vedremo quindi nuovamente volare questo Falcon 9, dato che SpaceX ha dimostrato di riuscire a portare a termine ben 12 missioni con il medesimo booster.
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