Ieri si è conclusa un’altra importante fase del dispiegamento del James Webb Space Telescope. Con un procedimento durato sei ore e mezza è stata implementata la Deployable Tower Assembly (DTA). Questa “torre” è stata allungata per 1.22 metri e ha separato lo specchio del Webb dalla zona inferiore, contenente l’elettronica, il pannello solare, i motori e lo scudo termico. Questa separazione favorisce l’isolamento dello specchio e permetterà il rilascio dei cinque strati dello scudo termico. Ma non è finita qui.
⬆️ Heads up! At ~9am ET we began to extend #NASAWebb‘s Deployable Tower Assembly, which creates space between the spacecraft & telescope, helping to keep the telescope cold & giving the sunshield room to deploy. This could take 6+ hours. https://t.co/h3q2S1MvtW #UnfoldTheUniverse pic.twitter.com/huGb7VO6nG
— NASA Webb Telescope (@NASAWebb) December 29, 2021
Ieri la NASA ha analizzato nel dettaglio la posizione e la velocità del telescopio. Il risultato è stato che esso si trova nella giusta traiettoria con un’altissima precisione, il che permetterà di evitare modifiche impreviste prima di raggiungere il punto L2. Questo garantirà al telescopio di risparmiare quella parte di propellente prevista per eventuali emergenze. Risparmiando propellente si garantirà che il telescopio duri più a lungo.
Una delle discriminanti maggiori sulla durata delle attività scientifiche del Webb è infatti la quantità di propellente. Per ora si prevede che la durata minima della missione sia di cinque anni e quella ottimale di dieci. Questo vuol dire che dopo 10 anni, anche se il telescopio sarà in ottime condizioni tecniche, non ci sarà più propellente per farlo funzionare. Il Webb ha bisogno infatti di modificare costantemente la sua orbita per mantenerla precisa e stabile. Inoltre accensioni dei motori verranno eseguite per ruotare leggermente lo specchio in modo da inquadrare porzioni diverse di cielo.
Le buone notizie sulla traiettoria
Data la velocità e la precisione con cui già ora il Webb si sta dirigendo verso il punto lagrangiano L2, la NASA ha stimato di poter risparmiare propellente a sufficienza per estendere la durata prevista oltre i 10 anni. Responsabile di questo guadagno è stato il lancio dell’Ariane V e la prima accensione del motore del telescopio, avvenuta il giorno dopo il lancio. L’accuratezza del lancio dell’Ariane V è stata infatti migliore di quanto ci si aspettasse, lo stesso per la prima accensione, della durata di 65 minuti, che ha aggiunto 20 m/s alla velocità del James Webb.
La seconda conseguenza di aver ottenuto questa traiettoria così precisa è stato il permettere una sequenza più libera nelle fasi di dispiegamento dello scudo termico. Negli scorsi due giorni sono infatti già stati rilasciati i due “pallet” che contengono i cinque strati dei Kepton, e nei prossimi tre giorni ci si aspetta di completare le operazioni di distensione. Queste fasi sono però comandate da Terra e quindi è possibile anche un certo margine di ritardo o anticipo, per adattarsi alle condizioni reali e mantenere tutto in sicurezza. Questo vantaggio è ancora una volta permesso dalla precisa traiettoria, che ha garantito la possibilità di non perdere tempo in accensioni del motore aggiuntive.

Infine, nel sito della NASA adibito al tracciamento del telescopio sono stati aggiunti per la prima volta ieri i valori di temperatura. Questi sono misurati sia sul lato caldo (quello dello scudo termico rivolto verso il Sole) che su quello freddo (dello specchio).
Aggiornamento del 30 dicembre 18:45:
Aggiornamento del 1 gennaio 10:25:
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