Il programma DRACO, acronimo di Demonstration Rocket for Agile Cislunar Operations è sviluppato e finanziato dall’Agenzia Americana DARPA. Il sui obbiettivo è sviluppare un prototipo di motore a propulsione nucleare per i futuri viaggi oltre l’orbita terrestre. Sierra Space, una filiale di Sierra Nevada Corporation, ha recentemente annunciato che si occuperà di fornire i componenti di propulsione e tutti i servizi di integrazione per questo primo sistema di propulsione termica nucleare (NTP).
Il contratto è stato firmato da Sierra Space con la General Atomics Electromagnetic Systems (GA -EMS). Quest’ultima, il 9 aprile, aveva ricevuto il primo finanziamento dalla DARPA per lo sviluppo del reattore nucleare di 22 milioni di dollari. All’interno del programma DRACO sono però anche finanziate proposte di Lockheed Martin, con un finanziamento di 2.9 milioni di dollari e 2.5 milioni a Blue Origin.
Un motore spaziale nucleare
I motori a propulsione termica nucleare sono attualmente una delle alternative più probabili per sostituire i propulsori chimici nei viaggi spaziali. Idealmente funzionano nello stesso modo di un razzo normale, producendo una spinta da un gas di scarico espulso in direzione opposta a quella “di marcia”. La grande differenza con i motori chimici e i motori elettrici risiede nella produzione di questi gas di scarico. In un motore a propulsione termica nucleare viene usato un piccolo e particolare reattore a fissione per scaldare il propellente. Questo è tipicamente idrogeno, e lo sarà anche nel progetto di Sierra Space e GA -EMS.
Una volta scaldato l’idrogeno, esso è espulso attraverso un ugello, e in questo modo si produce una spinta. Un motore termico nucleare di questo tipo riesce ad essere teoricamente dalle 5 alle sette volte più efficiente di un motore chimico. Allo stesso modo riuscirebbe a generare un rapporto potenza/peso anche 10000 volte maggiore di quello di un motore elettrico.

Questo tipo di motori non verranno usati per lasciare la Terra, ma troverebbero impiego come secondi (o successivi) stadi o moduli di servizio per viaggi interplanetari. Un veicolo a propulsione nucleare potrebbe ridurre facilmente della metà il tempo di percorrenza fra la Terra e Marte, ad esempio. Questo sarà un passaggio fondamentale, dato che la durata del viaggio è attualmente proprio uno dei problemi principali per lo sviluppo dei viaggi marziani.
Il progetto DRACO
L’obbiettivo dichiarato del progetto DRACO non riguarda però Marte, ma già la Luna. La DARPA afferma infatti che DRACO dovrebbe ridurre almeno della metà il tempo di percorrenza Terra-Luna. Sicuramente la prossima esplorazione lunare fornirà molteplici occasioni, soprattutto dopo i primi allunaggi, per lo sviluppo di tecnologie e prodotti innovativi, anche a scopo commerciale.
Sierra Nevada ha dichiarato che nei prossimi 18 mesi il team definirà i requisiti del sistema, come potenza, peso, interfacce e controlli. Dopo questa fase inizierà la prima progettazione e poi la produzione. L’obbiettivo è arrivare ad un test in orbita nel 2025. La firma di questo contratto con Sierra Space è quindi un ottimo segnale di come il progetto stia avanzando e di come più realtà credano nell’importanza di questa tecnologia. Quelle governative americane in primis.
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