Dopo 50 anni la NASA si sta preparando al ritorno dell’uomo sulla Luna. La nuova generazione di astronauti avrà bisogno di tute spaziali nuove ed in grado di supportare gli esploratori nelle più svariate situazioni. Accanto alle tute, ci sarà bisogno dell’implementazione di sistemi volti al supporto degli astronauti in un ambiente nuovo ed inospitale come il Polo Sud lunare.
Una nuova strategia
L’implementazione di nuove tencologie a supporto dei moonwalkers, ha condotto la NASA verso una strategia altrettanto nuova. L’obiettivo è la realizzazione di nuove tute spaziali, servizi e supporti tecnologici questa volta non interamente “homemade”. In un RFI (requeste for information) del 14 Aprile 2021, la NASA informa ufficialmente di voler cercare soluzioni da parte dell’industria privata e quindi partner commerciali. Quest’ultima soluzione dovrà garantire lo stesso supporto anche ad altri elementi e servizi interni al programma Artemis, come il programma Human Landing System e il Deep Space Logistics. Parallelamente, l’agenzia sta utilizzando questa strategia per procurare lanci commerciali e trasporto verso la Stazione Spaziale Internazionale, con i programmi, Commercial Crew e Commercial Resupply Service.
Scendendo più nei particolari, la richiesta fa leva sulla volontà di ottenere collaborazione da uno o più privati nella realizzazione di tute e servizi per l’eplorazione spaziale. In questo modo, la precedente strategia che prevedeva realizzazione “in-house” apparentemente verrebbe stravolta! La richiesta di nuove collaborazioni per le tute spaziali andrebbe però a costituire un lavoro parallelo a quello svolto dalla NASA. Questo perchè l’esperienza nella realizzazione di tute spaziali permetterebbe in ogni caso all’Agenzia spaziale americana di contribuire con informazioni utili e dati precedentemente ricavati nel tempo.
NASA in supporto dei privati
Il supporto della NASA nelle attività di esplorazione extraveicolare (xEVA) sarà quindi regolarmente offerto ai partners. Ciò sarà particolarmente utile nella realizzazione delle tute. Uno o più partners collaboreranno con l’agenzia occupandosi di design, realizzazione e test di apparecchiature xEVA. Allo stesso modo, sarà loro compito testare ed addestrare la crew alle missioni verso la ISS così come per la Luna. Di queste apparecchiature fanno chiaramente parte le tute e gli hardware anche per le future missioni sul Lunar Gateway. Questi nuovi progetti di collaborazione della NASA serviranno a ridisegnare completamente le attuali tute spaziali, creando nuovi modelli per le esplorazioni dei prossimi decenni.
A tal pro, la NASA si impegnerà a fornire i dati per la fabbricazione EMU (Extravehicular Exploration Moblity Unit) all’industria commerciale. In qualità di agenzia governativa e leader globale nel campo dell’esplorazione, la NASA ha la responsabilità nei confronti dei contribuenti e dei futuri esploratori di riesaminare la propria infrastruttura. In questo modo, l’obiettivo della riduzione dei costi verrà centrato parallelamente al miglioramento delle prestazioni dell’intera struttura.
Tute “ibride”
L’idea che viene fornita dalla nuova strategia della NASA è che le tute siano di fatto ibride. Ibride nella realizzazione perchè ad opera di partners commerciali ma con un pesante contributo della NASA stessa. Ibride, ancora, nelle loro funzioni, perchè dovranno supportare gli astronauti nelle più svariate condizioni. Questo sviluppo di sistemi volti all’esplorazione spaziale risulta altresì molto flessibile in quanto aprirebbe a missioni per più destinazioni. Da qui la multifunzionalità delle tute, che dovranno sopportare polveri di ogni tipologia, sbalzi termici e vari livelli di gravità. Dovranno inoltre permettere una ottima mobilità, proprio in virtù delle mille applicazioni che avranno. Gli astronauti saranno pertanto in grado di camminare, guidare rovers, raccogliere campioni ed operare in molteplici condizioni.
La NASA cerca dunque risposte dall’industria per una produzione più flessibile e che abbatta ulteriormente i costi. All’interno della nuova strategia, c’è anche una forte attenzione verso la strumentazione geologica. Con il programma Artemis, infatti, l’uomo dovrà avere a disposizione un kit di strumenti geologici da utilizzare durante le passeggiate lunari. Da qui, fornendo anche supporto all’equipaggio e nuove interfacce veicolari, il progetto NASA potrà fornire sostegno alle missioni su Luna, ISS, Lunar Gateway fino ad arrivare su Marte.
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