Thales Alenia Space si è aggiudicata un contratto dell’Agenzia Spaziale Italiana per uno studio di fattibilità di 16 diversi concept progettuali per la prossima esplorazione lunare. Il progetto di ASI fa parte della partnership conclusa fra l’Agenzia Italiana e quella americana (NASA) per supportare le prossime missioni Artemis.
I vari studi di cui si occuperà Thales Alenia Space riguardano tecnologie e applicazioni da usare non solo in orbita (sul Lunar Gateway ad esempio) ma anche per le successive missioni sulla superficie. In questo caso si è parlato ad esempio dello studio di uno Shelter, un modulo pressurizzato da posare sulla superficie lunare. Questo potrebbe essere usato come rifugio di emergenza durante le prime missioni e successivamente come punto d’inizio dell’esplorazione permanente sulla Luna. Ma questo sembra essere solo l’inizio.
Thales Alenia Space alla guida
Il recente progetto di ASI prevede l’assegnazione a Thales Alenia Space della guida di un consorzio di varie aziende, che collaboreranno per portare a termine questi studi di fattibilità. Queste sono: Aiko, Altec, Argotec, Design Gang, Enel, Fondazione Amaldi, Leonardo, Merlo, Nanoracks Europe, Pieno, Prima Additive, Qascom, Stellantis, Telespazio e Value Partners. Il progetto, come accennato prima, non prevede solo lo studio di un modulo per la superficie.
Fra le strutture e tecnologie che queste aziende sono chiamate a progettare, ci sono altri moduli pressurizzati con obbiettivi più specifici, come un laboratorio scientifico o moduli abitativi. Questi, in base alla loro funzione avranno caratteristiche strutturali diverse. Si studieranno poi sistemi di trasporto per esplorare la superficie e un rover automatizzato per il trasferimento di materie prime. Per quanto riguarda la futura base lunare si parla inoltre di un Lunar Data center e di una struttura di generazione di energia.
Non solo sulla superficie
Thales Alenia Space è attualmente particolarmente impegnata nella progettazione e costruzione della nuova stazione spaziale lunare. All’azienda europea spetta infatti la costruzione del modulo ESPRIT e del modulo I-HAB. Oltre a questo, si occuperanno del modulo pressurizzato dell’elemento HALO, il primo (assieme al PPE) che verrà lanciato nel 2023/2024.
In questi studi il consorzio di Thales Alenia Space dovrà occuparsi anche di una nuova cupola di osservazione da porre sul Lunar Gateway e un altro modulo abitativo per astronauti. La famosa cupola presente sulla ISS è stata costruita proprio da Thales Alenia Space a Torino. A questi si aggiungono anche studi per prossimi mezzi di trasporto dal Lunar Gateway alla superficie.
Si tratta quindi, nel suo complesso, di un impegno veramente importante, anche se per ora questo non vuol dire che vedremo concretizzarsi tutti questi progetti, anzi. ASI e il settore industriale italiano non vogliono però farsi trovare impreparati, consapevoli del ruolo di primo piano che l’Italia può avere nella prossima esplorazione lunare e presentando alla NASA e sul mercato, un progetto tecnologico ampio e strutturato.
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