La missione Tianwen-1 cinese è riuscita ad entrare in orbita attorno al pianeta rosso il 10 febbraio, raggiungendo il primo dei molti obbiettivi. Si tratta infatti della prima volta che la Cina raggiunge l’orbita di Marte, ma è solo l’inizio. Tianwen-1 è formata infatti da un orbiter e da un rover, il cui atterraggio è previsto attualmente per metà maggio. A comunicare questa data è stato Wang Chi, direttore della China National Space Science Center che rimane ancora un periodo piuttosto indicativo.
La discesa del rover sulla superficie non è stata eseguita immediatamente, come per Perseverance, in quanto la Cina non disponeva di una mappatura delle zone previste per l’atterraggio sufficientemente precisa. Nelle ultime settimane infatti, la sonda ha eseguito nuove misurazioni, controllando in modo più preciso che non siano presenti ostacoli imprevisti. Negli ultimi giorni l’orbita di Tianwen-1 è stata ottimizzata per sorvoli ripetuti della zona di atterraggio, che si trova in Utopia Planitia.
La zona di atterraggio
La zona di atterraggio in Utopia Planitia è stata selezionata bilanciando le necessità ingegneristiche con quelle scientifiche. L’area si trova infatti ad una bassa quota, il che aumenta l’atmosfera sopra la superficie e il conseguente rallentamento effettuato dal paracadute. Si trova inoltre ad una bassa latitudine, il che aumenta l’efficacia dei pannelli solari montati sul rover. Quest’ultimo sarà infatti alimentato solamente dal Sole, e non da RTG al Plutonio come i rover Perseverance e Curiosity.
La zona di atterraggio fosse in Utopia Planitia era un fatto abbastanza sicuro, dato che fu scelta ufficialmente fra l’alternativa di arrivare in Chryse Planitia. Nella mappa in alto è possibile vedere i due siti, assieme ai luoghi di arrivo delle altre missioni. Finora gli Stati Uniti sono gli unici ad aver operato con successo un rover sulla superficie marziana.
Le coordinate
Secondo quanto riportato da China Space News le coordinate precise dell’atterraggio sono: 110.318 gradi di longitudine est, e 24.748 gradi di latitudine nord. Nell’immagine sopra è raffigurato il luogo preciso. Queste coordinate non sono una novità, in quanto erano già apparse in una pubblicazione scientifica lo scorso anno, ma poi subito rimosse. A questa pubblicazione si riferisce infatti China Space News.
Le nuove orbite percorse da Tianwen-1 sono però una grande conferma dell’affidabilità di queste coordinate. Inoltre, due nuove immagini, rilasciate pochi giorni fa dalla CNSA, riprendono la zona di atterraggio prefissata. Nelle immagini le striature bianche rappresentano dune di sabbia, che probabilmente il rover dovrà evitare, ma che non rappresentano un grande ostacolo.
Il rover
Il rover di Tianwen-1, che non dispone ancora di un nome proprio ufficiale, è direttamente derivato dall’esperienza cinese sulla Luna. Sulla superficie del nostro satellite la Cina ha mosso infatti due piccoli rover, il secondo dei quali, Yutu-2, è ancora attivo. Quest’ultimo si trova ad oltre 800 giorni di attività, una durata di gran lunga superiore a quella prevista di soli 90. Anche su Marte il rover di Tianwen-1 dovrebbe rimanere operativo circa 90 giorni, ma la speranza è che ovviamente faccia ben di più.
Il rover marziano è alto circa 1.8 metri, con un peso di 240 kg. Sono di più dei 140 kg di Yutu-2, ma per confronto, molti meno dei 1025 kg di Perseverance. Grazie alle sei ruote sterzanti riesce a coprire circa 200 metri di distanza al giorno. Sufficienti per esplorare appieno la zona di arrivo. Per farlo è dotato di sei strumenti scientifici:
- NaTeCam: Una coppia di fotocamere di navigazione con risoluzione 2048×2048, montate sulla “testa” del rover, che forniranno panorami 3D e aiuteranno a studiare la geologia e la topologia di Marte.
- MSCam: Una camera multispettrale montata sulla testa del rover fra le due NaTeCam. Fornirà informazioni sui materiali presenti sulla superficie in nove diverse bande spettrali.
- MarSCoDe: Si tratta di uno strumento chiamato Mars Surface Composition Detector che con un laser induce una piccola vaporizzazione delle rocce per studiarne la composizione attraverso analisi spettroscopiche.
- RoPeR: Un radar che studierà la composizione della superficie, alla ricerca di ghiaccio d’acqua. Raggiunge una profondità di studio di 10 metri con una risoluzione di qualche cm e una di 100 metri con una risoluzione di 1 metro.
- RoMAG: E’ un magnetometro montato sulla testa del rover che studierà il campo magnetico di Marte e lavorerà collegato con quello montato sull’orbitar.
- MCS: Questa è una stazione meteo che combina sensori per misure di temperatura, pressione e velocità e direzione del vento.
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