La NASA sta già iniziando a pensare al suo prossimo telescopio spaziale come successore del James Webb Telescope. Si parla ora di un progetto per gli anni ’40 ma l’agenzia spaziale americana sta già iniziando a vagliare alcune proposte. In particolare sono state finanziati degli studi di fattibilità su quattro progetti. Uno dei più interessanti e innovativi si chiama Large UV / Optical / IR Surveyor (LUVOIR). Questo futuro telescopio potrebbe fornire moltissime risposte scientifiche ma in particolare la sua specialità sarebbe l’osservazione di esopianeti simili alla Terra.
Se LUVOIR diventasse realtà fornirebbe una visione mai sperimentata prima degli esopianeti simili alla Terra che abbiamo già scoperto e che scopriremo nei prossimi anni. Ora questi pianeti sono infatti per noi solo delle macchie scure sulla stella intorno alla quale ruotano. Un telescopio come questo cambierebbe completamente la nostra visione di questi pianeti fornendo una visione più generale e permettendo analisi statistiche sui pianeti di questo tipo nell’universo.
Il cambiamento sarebbe simile a quanto fatto dal telescopio Kepler con la scoperta degli esopianeti. Kepler dagli anni ’90 fino ad oggi ha scoperto così tanti esopianeti da permettere analisi statistiche su quanti di essi sono rocciosi o giganti gassosi e intorno a quale tipo di stelle si possono trovare. Questo ha cambiato completamente la ricerca astronomica permettendo analisi e considerazioni su larga scala.
Per ogni pianeta studiato LUVOIR produrrebbe dati spettrografici sulla quantità di luce di varie lunghezze d’onda provenienti dal pianeta. In questo modo si capirebbe che tipo di materiali sono presenti sulla superficie e che tipo d’atmosfera (se c’è) hanno questi esopianeti.
Gli scienziati del team che propone il progetto LUVOIR hanno calcolato che basterebbe studiare 28 pianeti simili alla Terra per eseguire una statistica sulla vita extraterrestre. Se questi 28 pianeti non avessero segni di vita si potrebbe dire con sufficiente certezza che meno del 10% dei pianeti rocciosi dell’universo potrebbe essere abitabile.
Aki Roberge, un astronomo del NASA’s Goddard Space Flight Center del team LUVOIR ha affermato:
Abbiamo un barlume di informazione su come si è evoluta la vita: la teoria dell’evoluzione. Probabilmente ci sono altri modelli nell’universo ma non riusciremo mai a capirli se non abbiamo altri esempi di evoluzione indipendente.
L’obiettivo di LUVOIR per quanto riguarda gli esopianeti sarebbe quello di studiare quelli simili alla Terra. Questo non sarà però l’unico scopo, anzi. Per ogni pianeta roccioso simil-terra attualmente se ne scoprono altri 10 diversi. Ci sarà quindi un enorme bacino di dati e candidati da studiare. Per essere un progetto competitivo LUVOIR non dovrà però studiare solo gli esopianeti.
Il team del progetto lo sta proponendo con un insieme di strumentazioni e capacità varie e indipendenti. Il telescopio sarà flessibile e in grado di affrontare vari campi dell’astrofisica. Si spazia dallo studio della materia oscura al funzionamento delle galassie. LUVOIR per esempio sarà anche in grado di monitorare il ghiaccio delle lune ghiacciate nel sistema solare esterno.